Sandro Tonali tornerà in campo a fine agosto, al termine della squalificagli impostagli dalla Figc. La Football Association, la federazione inglese, ha infatti deciso di non prolungare la sanzione italiana, comminando all’azzurro uno stop di due mesi con la condizionale per le violazioni alle regole anti scommesse tra il 12 agosto, giorno del suo debutto in Premier, e il 12 ottobre, giorno in cui il centrocampista ha ricevuto a Coverciano, mentre era in ritiro con la Nazionale, la visita della polizia che gli notificava l’indagine che ha portato al suo stop.
La FA ha imposto al centrocampista del Newcastle una multa di 20.000 sterline (circa 23 mila euro) e uno stop di due mesi, sospeso fino al termine del 2024-25: se entro la fine della prossima stagione, quindi, Tonali non commetterà più violazioni alle regole che impediscono ai giocatori di scommettere, la sanzione verrà cancellata. La federazione inglese aveva contestato al giocatore 50 violazioni nei due mesi in cui è stato sotto la sua egida, violazioni che Tonali ha ammesso nel corso di un’inchiesta partita da una denuncia fatta da lui stesso. Il centrocampista potrà quindi tornare in campo al termine della sanzione italiana, prevista per fine agosto. Tonali ha raccontato alla federazione inglese di aver commesso 50 violazioni in due mesi: tutte sono state fatte sulla Premier League (Tonali ha negato di aver puntato su partite di Champions o di calcio non inglese), ma 4 sono state fatte su partite del Newcastle, sempre puntando sulla sua vittoria: sono queste le sanzioni più gravi. Tonali in tre occasioni ha piazzato il risultato della sua squadra in un sistema di scommesse, in un quarto caso ha scommesso sul successo del Newcastle sul Manchester City del 27 settembre. L’azzurro ha giocato in 3 delle quattro partite, raccontato di non ricordare l’ammontare esatto delle puntate ma di non aver mai scommesso più di 10.000 euro. E di aver giocato non con lo scopo di vincere, ma perché affetto da ludopatia. La commissione indipendente che ha valutato il suo caso ha deciso che, pur avendo Tonali commesso violazioni gravi, non erano tali da meritare ulteriori sanzioni. E ha deciso che l’azzurro potrà tornare in campo il 30 agosto, alla fine della squalifica che sta già scontando. La FA ha reso note anche le motivazioni della sentenza, confermando che l’indagine è partita da una denuncia di Tonali “alla prima occasione, il 20 ottobre 2023, e che l’azzurro ha fornito alla federazione i dettagli delle sue violazioni spontaneamente, ha sempre collaborato con le indagini e ha fornito anche il suo cellulare in modo da dare alla FA tutti gli elementi per trarre le proprie conclusioni. La federazione inglese ha basato la propria indagine sull’autodenuncia di Tonali, assistito per tutto il procedimento dal Pfa (il sindacato inglese dei calciatori), segnalando come attenuanti l’esistenza di una squalifica già in essere, quella comminata dalla Figc, per violazioni che “se commesse in Inghilterra avrebbero portato ad una sanzione di massimo 6 mesi”.
Tra le carte del procedimento contro Tonali emerge anche un dettaglio: il centrocampista si è "significativamente" autoridotto lo stipendio da quando è squalificato. Come l’autodenuncia alla FA che ha avviato l’indagine sulle sue scommesse inglesi, anche la decisione di tagliarsi gli emolumenti è partita dal giocatore, uno dei tanti segnali che hanno fatto sì che il Newcastle non abbia mai abbandonato l’ex milanista, supportandolo sempre sia in pubblico che in privato. Il taglio che Tonali avrebbe richiesto e ottenuto è di circa il 90% del suo stipendio, stimato ad inizio stagione in 8 milioni di euro l’anno. Una circostanza di cui la Commissione che ha deciso la sua squalifica ha tenuto conto nel decidere per lui una multa di 20.000 sterline.
Fonte: gazzetta.it