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Calcio

Torino e Lecce non si fanno male: quarto risultato utile per Vanoli, nel 1° tempo graziato Pierret

G.B. Olivero
Torino e Lecce non si fanno male: quarto risultato utile per Vanoli, nel 1° tempo graziato PierretN/A
Finisce senza gol la sfida tra granata e giallorossi, con gli ospiti sicuramente più pericolosi in zona gol. Il centrocampista francese avrebbe meritato il secondo giallo nel primo tempo
Il Toro rallenta la corsa, pareggia con il Lecce in casa e spreca così l’occasione di scavalcare la Juve e piazzarsi in testa da solo in attesa della trasferta dell’Inter a Monza. I granata non hanno creato nulla e hanno anche rischiato di perdere perché i giallorossi sono stati bravi a costruire due enormi occasioni. Il migliore del Toro è Milinkovic e questa considerazione è già indicativa dell’andamento della gara, che comunque non spegne l’entusiasmo con il quale la squadra di Vanoli ha iniziato la stagione. Applausi per Luca Gotti, come sempre molto attento e lucido nella preparazione della partita.  Vanoli si affida alla formazione prevista alla vigilia con Adams e Zapata in avanti e Pedersen e Lazaro sulle corsie. Gotti si mostra coraggioso inserendo sulla trequarti Moriente, Berisha e Rebic alle spalle di Krstovic. Il Toro chiede a Ilic di abbassarsi per costruire e al 5’ il serbo premia l’inserimento di Ricci in area: la girata acrobatica al volo dell’azzurro termina alta. Il Lecce, però, non si spaventa e comincia a cucire la sua trama con grande attenzione. Nel primo tempo il Toro non riuscirà più a sorprendere la difesa avversaria, mentre i giallorossi sfrutteranno le difficoltà granata nelle transizioni negative e più in generale nella fase difensiva (difficoltà emerse anche nelle prime tre giornate, a prescindere dai risultati) per costruire alcune insidie (due tiri fuori di poco di Krstovic, una torre del centravanti su cui Coco interviene con tempismo) e un’occasione clamorosa: al 35’ Walukiewicz, subentrato da poco all’infortunato Vojvoda, perde palla, Rebic salta Ricci e crossa, Lazaro si fa sfilare da Moriente che da due passi di testa grazia Milinkovic. Il rimpianto del Torino è legato soprattutto alla generosità con la quale l’arbitro Colombo valuta un fallo di Pierret su Ricci: era un’entrata da ammonizione e il centrocampista del Lecce aveva già ricevuto un cartellino giallo pochi minuti prima. Infatti Gotti sostituisce il suo giocatore nell’intervallo per non correre ulteriori rischi. A inizio ripresa Vanoli schiera Sosa al posto di Pedersen, spostando Lazaro a destra. Ma il Toro fatica ad arrivare al limite dell’area avversaria a causa di tanti errori nel fraseggio. Ilic non illumina, il movimento senza palla scarseggia e così il Lecce costruisce altre due occasioni. La prima è pericolosa: al 22’ Krstovic salta Coco, si accentra e con un rasoterra di sinistro impegna Milinkovic. La seconda è bella grossa: al 24’ sempre Krstovic, servito da Pierotti, conclude debolmente davanti al portiere granata che comunque è bravo nell’uscita bassa. Non succede più nulla di significativo nonostante Vanoli inserisca Tameze (al posto di Linetty) per alzare la pressione, Gineitis (Ilic) per aumentare fisicità in mezzo e Karamoh (Zapata) per cercare uno spunto in velocità. Ma il Toro non centra mai la porta di Falcone e il Lecce chiude con il rimpianto di non aver concretizzato almeno una delle palle-gol create.