Una grande estate o un'estate da grande? Anche invertendo l'ordine dei fattori, il risultato non cambia: vanno bene entrambi quando si parla di Francesco Camarda. Perché si può essere grandi anche nell'estate dei propri 16 anni, soprattutto quando non si fanno cose esattamente da sedicenni. In realtà anche Francesco se ne andrà poi in vacanza, come tutti i suoi coetanei, ma non prima di aver concluso il suo cammino estivo con l'Italia Under 17 all'Europeo di categoria, dove i ragazzi del c.t. Favo sono arrivati sino alla finale.
Partendo da un dato che ormai lo sta accompagnando da tempo: è il più giovane della spedizione azzurrina - è nato a marzo 2008 -, fattore che spicca anche nel percorso al Milan. Sotto età - o meglio: ampiamente, sotto età - nella Primavera rossonera, super baby nel momento in cui si è affacciato allo spogliatoio della prima squadra. Che gli ha permesso di vivere un momento scolpito non solo nella storia personale, ma in quella del calcio italiano: quei 7 minuti giocati in Milan-Fiorentina dello scorso 25 novembre lo hanno fatto diventare il debuttante più giovane nella storia della Serie A (15 anni, 8 mesi, 15 giorni).
Camarda, d'altra parte, in totale "spregio" della sua anagrafe, non ha mai avuto paura di prendersi le responsabilità. Presentarsi sul dischetto nel rigore decisivo con la maglia della Nazionale, o tentare di segnare in rovesciata - riuscendoci - al Psg in Youth League per lui non fa una grande differenza. Responsabilità che lungo questa estate dovrà prendersi anche fuori dal campo. Certo, non solo lui, vista la sua età. Ma in ballo c'è un rinnovo di contratto col Milan che ha vissuto un percorso probabilmente più laborioso rispetto a quanto poteva essere lecito attendersi. La base di partenza, per tutti, era attendere il compimento a marzo dei 16 anni, in modo da poter formalizzare il primo contratto da professionista, ma la faccenda non si è rivelata così liscia e malleabile. Anzi, a un certo punto è parso che per Francesco fosse più verosimile un addio al Diavolo rispetto alla permanenza. Un rischio a quanto pare poi rientrato col passare delle settimane. L'ultimo fixing gli rimette di nuovo i colori rossoneri addosso, per la soddisfazione di tutti.
Europeo U17 e Milan per i prossimi anni: l'estate da grande di Camarda. Una grande estate. Insomma, anni trascorsi a bruciare le tappe, come spesso succede ai predestinati, anche se la predestinazione calcistica è tutt'altro che una scienza esatta. La storia del pallone offre una grande quantità di talenti evidenti e cristallini che, per svariati motivi, si sono smarriti strada facendo. Ma, allo stesso tempo, per fortuna c'è chi percorre il cammino più virtuoso e va avanti. In termini privati, Camarda ha il supporto ideale dalla famiglia. Nessuno di chi gli sta intorno si sta per il momento facendo prendere dalla smania di accelerare ulteriormente tempistiche già molto rapide. E intanto Francesco vive la sua estate da protagonista con l'Italia U17. All'Europeo di scena a Cipro il centravanti rossonero ha già messo a referto due gol e un assist tra Slovacchia e Svezia, oltre ad aver messo in buca il rigore decisivo contro l'Inghilterra al tramonto di un match finito 1-1 e dove si sono messi in mostra anche altri milanisti come Liberali e il portiere Longoni.
Fonte: Gazzetta.it