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Calcio

Tutta un'altra Samp. Kasami e i giovani: così adesso Pirlo si trova nei playoff

Filippo Grimaldi
Tutta un'altra Samp. Kasami e i giovani: così adesso Pirlo si trova nei playoffN/A
Tre vittorie di fila hanno fatto raggiungere il punto più alto della stagione. Il tecnico frena, i tifosi invece sono caldi. E ora torna Pedrola...

Ora che il vento ha fatto il suo giro e la Sampdoria ha smesso di essere sballottata in un mare a lungo in tempesta, si iniziano a scorgere quei primi segnali di grandeur a lungo e vanamente inseguiti dalla squadra di Andrea Pirlo. Le tre vittorie di fila con cui ha chiuso il trittico Feralpisalò-Ascoli-Bari (anche all’andata ne aveva infilato uno tra la 12a e la 14a giornata), insieme alla conquista di un posto in zona playoff, aprono nuovi orizzonti, e pazienza se Pirlo neppure vuole sentirli nominare. Cosa c’è dietro questo improvviso rigurgito di sostanza ed orgoglio calcistico? Molti fattori hanno contribuito a far rialzare la testa alla Samp.

Pirlo ha sempre sostenuto quanto si sia dimostrato unito lo spogliatoio anche nei momenti duri (e sono stati tanti). Ciascuno ha fatto la sua parte e adesso se ne raccolgono i frutti, approfittando anche di qualche rientro importante (Borini, Esposito - prima del nuovo stop - e Kasami su tutti). Proprio quest’ultimo, che s’è già guadagnato la riconferma per la stagione che verrà, ha avuto la capacità e la forza morale - figlie non solo dell’esperienza - di caricarsi sulle spalle la responsabilità di ridare speranza ai compagni in una stagione a lungo compromessa, ma non ancora perduta. E così sono arrivati anche i suoi ultimi gol contro l’Ascoli e quello decisivo di Bari, insieme ai sigilli di Verre e De Luca, un altro che s’è lasciato alle spalle mesi complicati ritrovandosi anche come prezioso uomo-assist. Ma le gioie presenti non sono figlie in tutto e per tutto degli elementi più esperti, ma anche della crescita di tanti giovani. L’esempio più lampante è Leoni, 17 anni, stimatissimo da Pirlo, arrivato a inizio febbraio a Genova dal Padova con un contratto di «apprendistato professionalizzante», titolare fisso nelle ultime tre gare di campionato e fresco di convocazione nell’Under 18 azzurra, mentre Ghilardi (classe 2003, come Gonzalez) è partito per l’Under 21. Parliamo della difesa più giovane del campionato, nella quale merita una citazione di merito anche Stankovic, protagonista (rigore parato a Sibilli) del successo a Bari.

In questa stagione in altalena, nella quale per la prima volta soltanto adesso fanno legittimamente capolino a Bogliasco ambizioni a lungo sopite, un elemento fondamentale, non solo sul piano dei numeri, è arrivato dalla spinta di una tifoseria stabilmente intorno alle 20mila presenze in casa e molto numerosa anche lontano dal Ferraris. E adesso che pure la fastidiosa querelle legale con la vecchia proprietà è andata in archivio, tutto sembra meno complicato. La squadra di Pirlo, in queste ultime otto giornate, dovrà affrontare solo tre squadre (Palermo, Como e Catanzaro nell’ordine) in una posizione di classifica migliore della sua. Insomma, un calendario non impossibile, per di più con la ragionevole speranza di ritrovare dopo la pausa del campionato il gioiellino Pedrola, ai box da quasi cinque mesi (ultima gara giocata il 22 ottobre scorso), ma quasi pronto per mettere il suo sigillo su questo entusiasmante finale di campionato di una Samp tornata a sorridere. E a vincere. Ci speravano in pochi, ormai, a Bogliasco e dintorni.

Fonte: Gazzetta.it