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Calcio

Tutto sulla nuova Champions League: date, formula e... soldi

Pierfrancesco Archetti
Tutto sulla nuova Champions League: date, formula e... soldiN/A
Real Madrid e City favorite anche con la nuova formula, ma l’Inter è in agguato. Milan, Juve e Bologna vogliono stupire
Il tabellone delle partecipanti si sta completando, e lo slogan che spunta ovunque non può essere messo in dubbio: sarà una Champions mai vista. Non solo per la formula diversa, l’aumento delle partecipanti (da 32 a 36) e del montepremi, ma anche per alcune partecipanti che non fanno parte del gruppo delle solite. La qualificazione della Juventus è un rientro in famiglia di una parente, che pur aveva pensato di andare a vivere da sola, o con meno compagnia. Ma l’iscrizione del Bologna è un altro fatto inedito in un torneo che ha soltanto il trofeo come punto in comune con il passato: i rossoblù giocarono nell’antica Coppa Campioni, nel 1964, venendo eliminati con la monetina dall’Anderlecht, nel primo turno, ma era tutta un’altra storia. Nella nuova Champions a 36 squadre l’Italia partirà con il ruolo di guastafeste, ma il contingente maxi (almeno cinque iscritte, forse anche sei) e le prestazioni dello scorso anno (tre semifinaliste) oppure di adesso nelle altre coppe hanno portato di nuovo la Serie A al primo posto del ranking. Comunque vada a finire questa edizione, e con il mercato ancora chiuso, Real Madrid e Manchester City saranno le grandi favorite anche per la prossima annata. Però Bayern, Psg, Barcellona, il rientrante Liverpool e l’Inter si sistemeranno in seconda fila. Milan e Juventus al momento vivono ancora le incertezze sulla guida tecnica del futuro, come del resto il Bologna, però potranno ritagliarsi un ruolo non da comprimarie con acquisti mirati all’euro-stagione. E se la quinta della A uscirà da Atalanta o Roma, si parla sempre di una finalista di questa Europa League e di una semifinalista; gruppi che hanno frequentato per tutto l’anno le competizioni internazionali, impastate di soddisfazioni e stress, viaggi e milioni. Sono già venti le qualificate, la ventunesima è certa, ovvero lo Shakhtar Donetsk, che approfitta della finale di quest'anno Real Madrid-Borussia Dortmund: la squadra campione in carica ha diritto di partecipare, ma essendo entrambe le finaliste già col pass per l'anno prossimo ecco liberarsi una casella che andrà, per ranking, ai campioni ucraini. Anche la ventiduesima è praticamente cosa fatta: il Celtic virtualmente già campione di Scozia si può dare per certa, manca soltanto l’aritmetica. Oltre alla Juve ritorna anche il Liverpool che avrà appena chiuso l’era Klopp. Carlo Ancelotti, che già in questa Champions si gode il talento di Vinicius, potrà aggiungere alla sua rosa un altro gioiello come Kylian Mbappé, assetato di Champions. I sei campionati nazionali conquistati dall’attaccante in Francia con il Psg sono rimasti quasi nell’ombra, perché senza veri avversari, di fronte alle delusioni in Europa. E sul fronte parigino, Luis Enrique pretenderà un mercato di livello europeo dopo aver fallito anche in questa edizione il vero obiettivo da sempre dell’emiro proprietario. Poi ci sono i grandi delusi, vogliosi di tornare protagonisti dopo gli alti e bassi attuali. Harry Kane aveva scelto il Bayern per riuscire a baciare almeno una coppa in carriera, invece i bavaresi sono rimasti a secco dopo dodici anni in tutte le competizioni. Ma hanno in corpo la rabbia per l’eliminazione in semifinale contro il Real Madrid, che ritengono un furto. Altro particolare non indifferente, la finale si terrà in casa loro, all’Allianz Arena che vide la storica beffa del 2012 (ko ai rigori con il Chelsea). Ha voglia di riscatto anche il Barcellona, suonato in casa nei quarti dal Psg (4-1), dopo aver vinto in Francia. Gli anni passano anche per Robert Lewandowski, può essere l’ultima chiamata per un cannoniere già campione nel 2020. E c’è grande curiosità per il Bayer Leverkusen che sta incantando l’Europa, augurandosi che l’Atalanta fermi ora la serie di Xabi Alonso. Sarà comunque una Champions d’oro anche nel montepremi: 2,5 miliardi, con un incremento di 500 milioni. Basta con i gruppi, le 36 finaliste all’inizio giocheranno ciascuna 8 partite (4 in casa e 4 fuori) contro 8 avversari diversi, ma la classifica sarà unica, dal primo al 36° posto. Soltanto le prime 8 direttamente agli ottavi. Le squadre dal 9° al 24° posto sono obbligate a un playoff, per promuovere le altre 8. Infine, le squadre dal 25° al 36° sono escluse, senza retrocessione in Europa League. E non ci saranno teste di serie. Si gioca anche al giovedì, quando non ci sarà concomitanza con le altre coppe. E pure in gennaio. La Champions mai vista non darà tregua.