Sfuma ancora la vittoria alla Dacia Arena per l'Udinese, che si fa fermare sul 2-2 dal Sassuolo. Andrea Sottil, tecnico dei bianconeri, non si lascia però condizionare dal risultato e commenta con positività il punto ottenuto contro i neroverdi.
La prestazione col Sassuolo
"I ragazzi hanno fatto un'ottima partita. Abbiamo fatto 17 tiri di cui 11 in area e 8 in porta. Silvestri non ha fatto parate, il Sassuolo ha fatto un solo tiro e preso un palo. Dispiace per i gol presi, quelli sono da evitare, bisogna respingere meglio e sull'autogol bisogna gestire con più serenità. Ma la squadra è stata brava: una botta così avrebbe ammazzato chiunque, invece ci siamo rimessi subito a giocare. Abbiamo fatto un buonissimo secondo tempo, creando due occasioni con Lovric".
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"Chi è entrato e chi è partito dall'inizio è partito al massimo. Da allenatore ho visto che l'Udinese ha cercato in tutti i modi per vincere. Di fronte abbiamo avuto un Sassuolo con ottimi giocatori tra titolari e alternative. Voglio fare i complimenti al nostro capitano Pereyra, che con poca autonomia si è messo a disposizione".
"Ho visto solo cose positive, se la vediamo dal punto di vista dei risultati devo dire che avete ragione, ma io faccio un altro mestiere. Devo vedere le cose a 360 gradi facendo l'allenatore e oggi vedo che l'Udinese è settima con 30 punti".
La frase di Padelli
"Rappresenta la squadra che alleno: un gruppo che lavora sodo tutti i giorni, che accetta di radunarsi qualche giorno prima consapevole di non aver fatto una bella prestazione a Torino. Lavorano compatti: la frase "ci giochiamo la vita" è perché io vivo il quotidiano e sono contentissimo di quello che stanno facendo. Oggi hanno dato tutto, non ho nulla da recriminare, è entrato un 2006 come Pafundi che ha anche provato a calciare".
"Io ci vedo solo cose positive, poi se non vogliamo vedere il resto e pensare solo al bicchiere mezzo vuoto va bene. Nessuno qui stasera festeggerà, la vittoria non è arrivata e i ragazzi sono dispiaciuti. Dobbiamo analizzare la partita, andare avanti e lavorare".
Il confronto con i tifosi
"Conosco bene i tifosi, ho giocato qui per quattro anni. Li ho sempre trovati molto, molto educati e collaborativi. Sono sempre stati un valore aggiunto e lo sono anche oggi. Rispettiamo i fischi e poi possiamo dire la nostra. Non ho visto una squadra che non ha lottato, che non ha combattuto su ogni pallone, ha giocato e creato come in tutte le partite tranne a Torino".
"Vedo una classifica, vedo 30 punti. Ai ragazzi mi sento di dire che sono responsabile: loro lavorano come matti e ce la mettono tutta. Poi se ci vogliono fischiare, accettiamo i fischi e facciamo le nostre considerazioni".
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L'obiettivo Europa
"Noi dobbiamo pensare partita per partita, lo dicevo anche quando vincevamo tante partite di seguito. Abbiamo cambiato, è arrivato Thauvin e si deve ambientare e lo sta facendo bene, dobbiamo recuperare Nestorovski. La squadra avrebbe bisogno di una vittoria per scrollarsi tutto di dosso, ma il nostro compito è rimanere lucidi e concentrati e tornare a lavorare. Oggi i 30 punti e il settimo posto sono oggettivi. C'era tanto dispiacere all'interno dello spogliatoio, ma bisogna fare analisi lucide ed equilibrate".
Thauvin titolare
"Con lo staff eravamo d'accordo per fare la staffetta con Pereyra, sta lavorando con continuità. Queste sono le cose importanti: nessuno si è fatto male, la squadra continua ad allenarsi e a crescere a livello fisico, tecnico e tattico. Il programma di Thauvin era un lavoro di tre-quattro settimane per trovare la titolarità. Mi sembra abbastanza avanti".