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Calcio

UEFA, Ceferin: "Si gioca troppo? Dovrebbero lamentarsi gli operai delle fabbriche a mille euro"

Redazione
UEFA, Ceferin: "Si gioca troppo? Dovrebbero lamentarsi gli operai delle fabbriche a mille euro"DAZN

Aleksander Ceferin ne ha per tutti. Nella lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il presidente della Uefa ha toccato diversi temi, non sottraendosi alle domande.

Tanti gli spunti, a cominciare dalla risposta a chi - come Guardiola e Klopp - sostiene che oggi si giochi troppo: "Facile attaccare sempre Fifa e Uefa, ma il discorso è semplice: se giochi meno, gli stipendi si riducono. Sei pronto? Chi dovrebbe lamentarsi sono gli operai in fabbrica a mille euro al mese. Protestare senza sapere o parlare con noi non lo capisco".

Nuova Champions League

Cosa cambierà nel 2024 con l'introduzione della nuova formula della Champions League? Ceferin spiega: "Oggi, dopo il sorteggio, si può già dire chi andrà agli ottavi. In futuro, le grandi giocheranno più partite contro altre big, le piccole avranno più chance di qualificarsi, il gruppo sarà combattuto fino alla fine. Sarà spettacolare, il 2024 è domani".

Euro 2032 in Italia

A rischio l'assegnazione della competizione al nostro Paese? "Non c'è uno stadio che possa ospitare una finale di Champions. Incredibile. La Turchia è un rivale forte. Ho parlato tanto con Gabriele (Gravina, ndr), ma credo che anche governo e municipalità abbiano capito il valore di un Europeo. Ah, non potete pensare di cominciare dopo l'assegnazione: sugli stadi abbiamo bisogno di garanzie forti prima".

Arbitri e VAR

Non è mancato un pensiero sulla tecnologia: "Il designatore Rosetti sta facendo un lavoro fantastico. Benissimo anche all'Europeo. Bene l'uso moderato della Var. Ammetto che aiuta più di quanto pensassi. Ma fatico ancora a capire certe cose. Quali? Quando il fallo di mano è rigore, e quando è fuorigioco per tre centimetri: succede se hai un naso o un piede lungo. Il challenge? Non serve, si verifica già tutto, porterebbe confusione. Il gioco è un flusso, il challenge potrebbe essere usato anche per fermare un'azione. Piuttosto, basta perdite di tempo: l'arbitro punisca subito, invece di parlare, e aumenti i recuperi. Niente tempo effettivo: sarò un conservatore, ma non è basket".