Dimissionario il 27 gennaio, confermato il 25 aprile, licenziato il 24 maggio. Gli ultimi 4 mesi di Xavi sulla panchina del Barcellona sono stati una montagna russa emozionale. Che si è fermata ufficialmente oggi prima delle 14, quando il Barcellona ha emesso un comunicato nel quale ha annunciato che quella di domenica al Sanchez Pizjuán sarà l’ultima panchina blaugrana di Xavi Hernandez. Al suo posto verrà Hansi Flick. Ma facciamo due passi indietro: 27 gennaio, Barcellona 3-Villarreal 5. Xavi sconvolto annuncia che il 30 giugno lascerà il club, un anno prima della scadenza del suo contratto. Cercava una scossa per la squadra e l’ottiene. Tredici partite senza sconfitte, con 10 vittorie.
Poi ecco i rovesci con Psg e Real Madrid, addio a Champions e Liga, ma tra la sorpresa generale arriva l’appoggio del club: Laporta convince Xavi a fare dietrofront e i due abbracciati annunciano la continuità. Laporta è commosso, durante la conferenza stampa congiunta sul suo volto appaiono lacrime emotive. Tempo 3 settimane ed ecco il nuovo decisivo cambio di umore presidenziale. Il Barcellona non ha un euro, è alla disperata ricerca di soldi e Xavi dice la verità: “Faremo fatica ad essere competitivi”. Laporta non gradisce la franchezza. Si infuria e decide di licenziare l’allenatore per cui aveva pianto il 25 aprile. Manda Deco e Bojan Krkic a Londra per parlare col suo grande amico Pini Zahavi, agente di Lewandowski e Flick, tra gli altri, e i due dirigenti trovano un accordo col tedesco senza panchina. Resta da sistemare Xavi, che col suo staff ha diritto a una liquidazione da 15 milioni. Tutti aspettano una riunione per lunedì prossimo, ma in quella data sarà annunciato Flick. Laporta stamattina è andato al centro tecnico di San Joan Despí e ha detto a Xavi che la sua esperienza in blaugrana si chiuderà domenica.
Con una Liga e una Supercopa di Spagna e una serie di umiliazioni in Europa, tra Champions ed Europa League. L’allenatore parlerà domani nella penultima conferenza stampa. Poi si farà da parte, amante deluso e maltrattato dal club al quale è legato come alla sua stessa vita. “Il Barcellona tratta molto male le sue leggende” ha detto Quique Sánchez Flores, técnico del Siviglia che domenica aspetta il Barcellona. Non ha tutti i torti.
Fonte: gazzetta.it