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Calcio

Una Juve senza "vice". Perché; Perin potrebbe giocare anche contro l'Inter

Giovanni Albanese
Una Juve senza "vice". Perché; Perin potrebbe giocare anche contro l'InterN/A
"Voglio solo giocatori motivati", ripete sempre Motta. E anche in Champions Mattia è stato una garanzia. Per questo a Milano potrebbe partire titolare

Ci sono possibilità di vedere ancora Mattia Perin titolare contro l’Inter? La logica del turnover tenderebbe a escludere categoricamente l’ipotesi, il metro di misura utilizzato fino a questo momento da Thiago Motta con tutti gli elementi della rosa, invece, tiene viva la possibilità. Dalla spiegazione fornita dal tecnico qualche settimana fa circa la propria gestione dell’organico (“non ci sono vice, voglio solo giocatori motivati e che vogliono giocare sempre”) agli esempi Fagioli e Cabal nelle ultime settimane, l’ipotesi - quantomeno - non è da escludere a priori. L’allenatore della Juve ha già dimostrato di basare buona parte delle proprie scelte sul momento di ogni singolo, andando contro il principio delle rotazioni fredde legate al calendario. Fagioli, che sembrava in un primo momento la soluzione utile per far rifiatare Locatelli, venne confermato a Lipsia dopo la buona prova contro il Genoa di qualche giorno prima; proprio come Cabal è sceso in campo dal primo momento contro lo Stoccarda dopo aver aver convinto nel match precedente contro la Lazio. Per la stessa scia di pensiero, dopo l’ottima prestazione di Perin nell’ultima gara di Champions League, l’ipotesi che sia titolare anche nel derby d’Italia di San Siro è basata su un ragionamento con delle fondamenta. “Mi piace pensare di essere un co-titolare - ha spiegato Perin qualche giorno fa in conferenza stampa -. Non mi sento un vice perché non mi ci fanno sentire, né il mister né i compagni di squadra. Piuttosto, considerato che nel calcio moderno si gioca tanto, ritengo sia fondamentale poter attingere da una rosa di 23 giocatori in cui tutti hanno il loro spazio durante la stagione. Con 60 partite in calendario, penso sia equilibrato ipotizzare che uno possa giocarne una quarantina e l’altro una ventina”. Un’idea, quella esposta da Perin, che fin qui ha trovato in effetti riscontro anche nelle scelte di Thiago Motta, al netto della necessità di schierarlo nelle ultime gare di Champions per lo stop a Di Gregorio. Perin fino a questo momento della stagione ha giocato per 300 minuti (in 4 presenze), che sono poco più del 30% del tempo trascorso in campo dalla Juve di fronte ai 689 minuti di Di Gregorio (in 8 presenze) che resta il titolare. La gestione dei portieri finora ha avuto equilibri chiari, basati sulle certezze della prima soluzione e sulla garanzia dell’alternativa: ipotizzare che Perin possa sottrarre il posto a Di Gregorio sul lungo periodo, per quanto visto finora, non è realistico. Ma che Thiago Motta abbia gettato le basi solide per rendere le sue scelte meritocratiche è palese: dunque anche il portiere, pur con un indirizzo più netto sul lungo periodo della stagione, è soggetto a possibili scelte a sorpresa.

Fonte: Gazzetta.it