La capacità di adattamento è una componente fondamentale dei cicli vincenti. Per l’Inter è arrivato il momento di dimostrarlo, in vista di una stagione mai così fitta di impegni. I nerazzurri saranno impegnati in ben cinque competizioni: Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Mondiale per club. Un’annata che si svilupperà su undici mesi e che prevede un minimo di 50 partite fino ad arrivare a un massimo di 69. Per forza di cose, Simone Inzaghi dovrà adeguare i propri metodi di lavoro in base al calendario e per questo motivo l’allenatore sta lavorando ad alcune innovazioni nella gestione delle risorse a disposizione. La prima variazione riguarda il minutaggio dei calciatori. Nella passata stagione, l’Inter è stata esclusa prematuramente dalla coppa nazionale e dalla massima competizione europea, eliminata rispettivamente da Bologna e Atletico Madrid. Questo ha permesso di convergere tutte le energie verso il campionato, che i nerazzurri hanno praticamente dominato conquistando la certezza aritmetica del titolo con cinque giornate d’anticipo, con il verdetto arrivato dopo la vittoria nel derby. Adesso non si potrà ragionare così. L’asticella si è alzata, Oaktree ha ambizioni condivise da dirigenza e staff tecnico e l’obiettivo è cercare di arrivare in fondo in tutte le competizioni in cui la squadra sarà protagonista. In tal senso, gli appuntamenti che – almeno in una fase iniziale – si presenteranno come più accessibili sulla carta, rappresentano occasioni fondamentali per ruotare meglio gli elementi. Su tutti, Frattesi reclama spazio e il suo impiego dovrà essere molto simile a quello di un titolare designato. In queste settimane, i carichi di lavoro a cui si stanno sottoponendo i giocatori sono studiati per arrivare in condizioni ottimale alla primavera, quando sarà decisivo lo stato di forma. Da questo punto di vista, Inzaghi è stato molto chiaro con i suoi: impiegherà coloro che staranno meglio. Un avvertimento per mantenere sempre alto il coinvolgimento nel quotidiano. Le basi per il successo si pongono ogni giorno ad Appiano Gentile, per trasmetterle in partita. Le aggiunte di Zielinski e Taremi aumentano enormemente il potenziale offensivo su cui il tecnico potrà fare affidamento. Non vuol dire soltanto avere delle alternative affidabile con cui concedere riposi, ma anche ragionare su varianti tattiche. Chiaramente, in una prima fase, l’assetto di partenza sarà sempre il 3-5-2 con i relativi principi di gioco. Tuttavia, se sarà possibile, Inzaghi non esclude la possibilità di ragionare su qualche esperimento, che potrebbe aumentare gli strumenti utili ad un’efficiente gestione del gruppo, oltre a fornire un indubbio vantaggio strategico in base agli avversari che l’Inter si troverà a fronteggiare.
Fonte: Gazzetta.it