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Calcio

Via all'era Fonseca: "Onore, orgoglio, responsabilità. Forza Milan"

Gasport
Via all'era Fonseca: "Onore, orgoglio, responsabilità. Forza Milan"N/A
Paulo, in uscita dal Lilla, raccoglie la difficile eredità del quinquennio di Pioli: tifosi scettici anche nei suoi confronti. La firma su un biennale con opzione per la terza stagione, sui social una storia per lanciarsi nella nuova avventura
Il percorso è stato tortuoso, ma quando è arrivato il rettilineo finale non ci sono più stati dubbi. Una volata praticamente senza più concorrenza. E oggi è il momento della bandiera a scacchi: Paulo Fonseca è il nuovo allenatore del Milan, taglia il traguardo al di là del quale lo attende la panchina rossonera. Voluta fortemente, ovvero "protetta" da altre sirene - e cioè quelle marsigliesi - che lo stavano adulando da parecchio tempo. Ha vinto l'appeal del Milan e, in parte, anche il piacere di tornare ad allenare in Italia e in un campionato già frequentato in una piazza importante come Roma. Il tecnico portoghese ha firmato un contratto di due anni con opzione per il terzo e raccoglie la pesante eredità del quinquennio di Pioli. Sui social, dopo la conferenza stampa fiume di Ibrahimovic che l'ha ufficializzato, ha fatto una story su Instagram: "Un onore, un orgoglio, una responsabilità. Forza Milan". Così come il suo predecessore, peraltro, anche Fonseca dovrà essere bravo a portare la piazza milanista dalla sua parte. Le premesse sono simili: così come all'epoca era in voga il #Pioliout, anche l'arrivo del portoghese ha ricevuto pollice verso da parte dei tifosi rossoneri. Fonseca lascia il Lilla, portato al playoff di Champions dopo aver clamorosamente smarrito la qualificazione diretta al 93' dell'ultima partita di campionato, e ritrova quella Serie A frequentata dal 2019 al 2021 con la Roma. Per arrivare a Milanello, Paulo ha superato la concorrenza di alcuni colleghi, in particolare dopo un testa a testa non così breve con il connazionale Conceiçao. E, allo stesso tempo, deve "ringraziare" il naufragio dell'operazione Lopetegui, che il club rossonero aveva quasi portato a casa prima di tornare sui propri passi in seguito alla mobilitazione popolare contro l'ex c.t. della Spagna. Fonseca alla fine ha vinto il casting per la condivisione del progetto, il gioco offensivo e la capacità di lavorare con i giovani. Oltre, appunto, a una conoscenza della realtà italiana che di certo non guasta.