C’erano più di 9 mila spettatori domenica scorsa allo stadio Menti di Vicenza per assistere alla gara dei biancorossi contro la Pro Patria. Notare bene: una partita di serie C e non certo una sfida di cartello, come potrebbe essere magari il derby col Padova o la sfida alla Triestina. Nossignori, a Vicenza si vive il paradosso che più aumentano le delusioni, più cresce il pubblico. Per dire, gli abbonati sono 7.219, roba da far impallidire quasi tutta la serie B e persino qualcuno in A. In cadetteria fanno più abbonati Sampdoria, Palermo, Cesena e Frosinone, il Bari è lì lì, tutte le altre dietro. E nella massima serie non hanno lo stesso appeal tra i tifosi Monza, Venezia, Empoli e Como. Incredibile. Le tessere sottoscritte sono 829 in più della stagione passata, che è stata per metà molto deludente e per metà una bella cavalcata chiusasi però con la sconfitta nella finale playoff. Il club veneto, che in passato ha disputato tante e anche importanti stagioni in serie A, non vede la massima serie ormai da un quarto di secolo. Eppure l’amore della tifoseria è incrollabile, in casa e in trasferta. Certo, la proprietà Diesel è garanzia di solidità e fa sperare che prima o poi ci possa essere il grande salto. E l’allenatore Stefano Vecchi ha conquistato la piazza risollevando la squadra da una situazione complicata. Ma insomma, il, Vicenza è in serie C e il decollo si fa attendere. L’anno scorso la finale playoff con la Carrarese fece registrare 11.127 presenze: ora si attende solo il prossimo record.
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Vicenza, il Menti è l'arma in più. I numeri di un entusiasmo da Serie A
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