Error code: %{errorCode}

Calcio

Vogliacco e De Winter, gli anti-Vlahovic del Genoa li ha cresciuti... la Juve

Fabio Russo
Vogliacco e De Winter, gli anti-Vlahovic del Genoa li ha cresciuti... la JuveN/A
Koni De Winter e Alessandro Vogliacco hanno iniziato nelle giovanili bianconere, ma poi si sono affermati solo in rossoblù. Ora proveranno a fermare il serbo per la terza volta

Uno è cresciuto con il mito di Chiellini e Bonucci, l'altro con Leo ci ha pure giocato, seppur per poco più di 80 minuti complessivi in due partite di Champions League della stagione 2021-22. Per Alessandro Vogliacco e Koni De Winter, però, la Juve è rimasta soltanto un sogno e, per il momento, rappresenta il passato. E domani, con la maglia del Genoa, toccherà a loro, come già accaduto nella scorsa stagione, provare a fermare la Vecchia Signora e "murare" Dusan Vlahovic, atteso al riscatto dopo un digiuno di gol giunto a quota 397 minuti.

Storie diverse, ma alla fine simili quelle di Alex e Koni, uno partito dalla provincia di Bari, l'altro da Anversa e curiosamente mai incrociatisi nelle giovanili bianconere prima di trovarsi al Genoa. Il belga, classe 2002, arrivato alla Continassa nell'estate del 2018, aveva iniziato collezionando record: primo belga della storia juventina e, poi, con il debutto in Champions da titolare contro il Malmoe nel dicembre 2021, più giovane debuttante dal 1' della Juve nella massima competizione europea (recentemente battuto da Yildiz). Tanto da meritarsi pure l'investitura di Bonucci: "Ha personalità e non ha paura a giocare. Deve rimanere umile, deve avere margini di miglioramento: ce li abbiamo noi grandi, sono enormi per lui. Lo aspetta una carriera rosea se rimane coi piedi per terra. Tanto è merito suo", aveva detto l'ex capitano della Juve dopo quella gara giocata al suo fianco. Invece, quella resterà l'ultima presenza di De Winter con la maglia della Juve prima squadra, ceduto in prestito prima all'Empoli e poi, dal 2023, al Genoa. Dove si è trasformato da terzino destro a difensore centrale, fino a diventare un pilastro della retroguardia di Gilardino dopo la cessione di Dragusin al Tottenham.

Per Vogliacco, classe 1998, invece, il percorso era stato un po' più lungo: arrivato nel settore giovanile bianconero nel 2014 e vincitore del Torneo di Viareggio con la Primavera nel 2016, i suoi idoli aveva potuto vederli da vicino soltanto in allenamento. "Chiellini è unico per la grinta e la determinazione con cui affronta ogni allenamento e ogni partita, ma è anche un esempio per la serietà che lo caratterizza fuori dal campo di gioco - aveva raccontato -. Da Bonucci ogni giorno imparo molto: tutti e due consideriamo il ruolo di difensore come colui che, oltre a cercare di evitare di far subire gol alla propria squadra, aiuta nell’impostazione della manovra d’attacco". Lasciata la Juve nel 2018 senza la gioia dell'esordio, ha avuto bisogno di un percorso di maturazione più lungo, passato da Padova, Pordenone, Benevento e, infine, Genoa, con la continuità da titolare che sta arrivando solo in questa stagione.  Per entrambi, chiaramente, non sarà la prima volta contro la Juve e contro Vlahovic. Che, curiosamente, quando li ha incontrati è sempre rimasto a secco. Con Vogliacco in realtà è stato solo un breve incrocio da subentrati, mentre con De Winter il bilancio dice 1 vittoria per il serbo (quando il belga giocava a Empoli) e due pareggi, ma sempre con l'attaccante bianconero incapace di incidere e, addirittura, espulso per proteste nell'ultima occasione. Per conferme (o smentite) appuntamento alle 18 di domani a Marassi.

Fonte: Gazzetta.it