Zlatan Ibrahimovic qualche giorno fa ha preso il telefono e ha chiamato Kyle Walker. Hanno parlato di Milan e di un futuro che, dopo Juventus-Milan, dovrebbe diventare realtà. La prima operazione in chiusura del mercato di gennaio del Milan è particolare. Intanto, i fatti. Walker, terzino del Manchester City campione di tutto, è pronto a firmare con il Milan per sei mesi e l’idea è che si arrivi a un prestito oneroso con diritto di riscatto: un milione per questi sei mesi, una cifra non lontana dai 5 milioni per il riscatto. Milan e giocatore sono d’accordo, il club vuole rinforzare la fascia destra – nonostante gli altri terzini in rosa – e Walker ha scelto da giorni il suo club preferito. Mancano offerta e stretta di mano col City, che però considera Kyle un capitano in uscita e, a condizioni ragionevoli, non si opporrà. La decisione di Walker è il particolare più interessante, che gli andrebbe chiesto nella prima conferenza stampa. Kyle ha puntato il Milan da subito, come lui e il suo agente hanno fatto sapere chiaramente.
Ibra ha chiamato poco dopo ma la volontà di Walker è la chiave di una trattativa in cui come sempre Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada sono state le figure centrali. Walker ha deciso di lasciare l’Inghilterra per sfuggire alla pressione dei tabloid – la sua doppia vita privata è stata molte volte argomento di gossip – e per non giocare in un club concorrente di Premier. Una nuova sfida, un modo per cambiare vita. Ricorda il dicembre 2019 di Ibrahimovic, che lasciò Los Angeles e chiese a Mino Raiola: "Dove posso andare per lasciare un segno?". Saputo che il Milan aveva perso 5-0 a Bergamo ed era in crisi totale, decise per il grande ritorno. Il grande lancio di moneta del Milan, il grande rischio nell’operazione, è qui. Come per Ibra 2019. Testa: un giocatore in calo, da qualche mese lontano dal suo massimo. Croce: un rinforzo di personalità, capace di portare leadership e mentalità vincente in un campionato come la Serie A, in cui i giocatori trasferiti dalla Premier – Tomori, Loftus-Cheek, Pulisic… - hanno fatto bene da subito. Il prezzo è alto ma non altissimo: un ingaggio impegnativo (4 milioni a stagione?) ma in linea con quello dei grandi nomi della rosa e garantito soltanto per sei mesi. Finirà così? Per capirlo, bisogna aspettare Juve-Milan e un fax da Manchester, ma le previsioni sono chiare: se tutto andrà come previsto, ci sarà un nuovo cittadino inglese a Milano.
Fonte: Gazzetta.it