Quattro gol, tre punti e il sorpasso in classifica de LaLiga in zona Champions. Il big match del Camp Nou tra Barcellona e Atletico Madrid ha restituito sorrisi a trentadue denti solo per Xavi lasciando ai Colchoneros e a Diego Pablo Simeone quell'amaro in bocca che sa tanto di capolinea all'orizzonte.
Il resoconto di Barcellona-Atletico Madrid 4-2
Al Camp Nou è andato in scena il big match della 23a giornata de LaLiga. Il Barcellona ha battuto 4-2 l'Atletico Madrid in una sfida ricca di occasioni, gol ed emozioni.
A sbloccare il match è stato l'Atletico con Carrasco già all'8', ma la reazione dei padroni di casa ha portato alla rimonta pressoché immediata con un eurogol di Jordi Alba al 10' seguito dal colpo di testa vincente di Gavi dieci minuti più tardi. Di Araujo poco prima dell'intervallo il tris dopo la traversa di Piqué.
Nella ripresa la preventivabile reazione dell'Atletico Madrid non è mai arrivata fino in fondo. Merito anche dell'immediato poker infilato da Dani Alves con rasoterra vincente, ma anche dopo la rete dell'ex di Luis Suarez non c'è stata partita.
L'espulsione di Dani Alves ha cambiato i connotati alla partita costringendo i blaugrana a difendersi, facendo quello che fino a qualche mese fa era la caratteristica migliore dell'Atletico ovvero diventare imperforabile. E così è stato: 4-2 finale e sorpasso in classifica.
"Partidazo" al Camp Nou
Forse parlare di "partidazo" con Barcellona a giocarsi il quarto posto nella Liga sembra azzardato, ma la sfida del Camp Nou ha regalato spettacolo ai telespettatori di tutto il mondo.
In uno stadio stracolmo con la capienza riportata al 100%, il nuovo Barça di Xavi rinforzato in campagna acquisti da Adama Traorè, Ferran Torres e Pierre-Emerick Aubameyang ha avuto la meglio in rimonta di un Atletico Madrid ormai alla costante - e infruttuosa - ricerca di se stesso e dell'animo del proprio allenatore.
Confuso, inconcludente e combattente solo il giusto, la sensazione è che quel legame viscerale tra Simeone e il gruppo Rojiblanco sia ormai solo un ricordo.
Una battaglia senza fiato
Non c'è stato il tempo di fare i calcoli e analizzare le scelte di Xavi e Simeone, né di parlare del ritorno in blaugrana di Adama Traoré o dell'attacco con Ferran Torres e Gavi scelto da Xavi. Con il vantaggio all'8' firmato da Carrasco, le carte in tavola sono state mischiate fin da subito dando il via a un botta e risposta tutta velocità e occasioni senza sosta.
La sfida di stili di gioco l'ha stravinta il Barcellona alla fine, con il possesso palla e le verticalizzazioni, sfruttando un Dani Alves incendiario come ai vecchi tempi e pressoché imprendibile. Assist e gol per il brasiliano, prima dell'espulsione: volto di un Barcellona che era, ma che vuole tornare ad essere.
La vittoria del coraggio, la fine di Simeone?
Alla fine l'ha vinta il Barcellona anche con l'uomo in meno e soffrendo il giusto. Il coraggio delle idee di Xavi ha prevalso sul difensivismo di Simeone, uno stile che in questa stagione ha già mostrato diverse lacune tra LaLiga e Champions League.
Il sorpasso in classifica è una metafora del momento nel calcio spagnolo. Il Barcellona da una parte, che seguendo la propria tradizione fatta di possesso palla, giovani talenti e calcio offensivo sta cercando di tornare tra i grandi dopo l'inizio di stagione in difficoltà. Dall'altra l'Atletico che, ancorato alle idee delle ultime stagioni, ha perso decisamente contatto con le prime della classe.