Error code: %{errorCode}

Calcio

Yakin: "Non vediamo l’ora di giocare. Preoccupati? È l'Italia a doversi preoccupare di noi..."

Filippo Maria Ricci
Yakin: "Non vediamo l’ora di giocare. Preoccupati? È l'Italia a doversi preoccupare di noi..."N/A
Il c.t. svizzero  ha fiducia: "Abbiamo seguito la gara con la Croazia, non abbiamo paura. Anzi, per come stiamo giocando..."

Rilassata, allegra e battagliera. Questa è la faccia della Svizzera che aspetta l’Italia: appuntamento sabato a Berlino. I giocatori di Murat Yakin sono decisamente contenti con la scelta logistica della federazione: sono in città, a Stoccarda, ma in posizione defilata, nel quartiere di Degerloh dove si trova il vecchio campo dei Kickers, seconda squadra della città che ha prestato alla Svizzera il suo Stadion auf der Waldau, che ha un bell’hotel accanto. I giocatori vanno ad allenarsi in bicicletta, e una volta risolti i problemi del prato - era in pessime condizioni ma è stato rizollato a tempo di record con tanto di scuse della Uefa - tutto fila liscio. Gli svizzeri parlano alle 9.30 e si allenano poco dopo. Al programma hanno aggiunto un’amichevole con l’Under 19 dello Stoccarda, vinta 3-0. In campo i meno abituali di Yakin, che avevano bisogno di minuti e di un minimo di competitività. Atmosfera positiva con una sola faccia lunga, quella di Noah Okafor che sperava di giocare e si è visto superato un po’ da tutti e si trova ancora a zero minuti. Anche Shaqiri ha perso spazio, ma non il sorriso: si è adattato alla nuova situazione. 

Per Yakin un solo problema, la squalifica di Widmer. Al suo posto dovrebbe giocare Stergiou, altrimenti Zuber. Gli svizzeri hanno guardato Italia-Croazia con curiosità e attenzione, e ieri da Stoccarda sono arrivati i primi commenti sulla squadra di Spalletti. Prima Rieder, che ha appena completato il prestito proprio allo Stoccarda: "Non possiamo dire che siamo favoriti perché affrontiamo l’Italia, però la partita con la Germania ci ha dato grande fiducia e non ci possiamo nascondere, siamo convinti di potercela giocare". Effettivamente la Svizzera è ancora imbattuta e, pur procedendo ad alti e bassi (vittoria con l’Ungheria, pari con Scozia e Germania), ha mostrato le sue consuete armi: solidità, decisione e spirito di gruppo. "Abbiamo seguito molto attentamente la partita dell’Italia analizzando tattica e strategia degli azzurri – ha detto Yakin alla tv Srf -. Nei prossimi giorni approfondiremo la valutazione dell’avversario nel dettaglio, e sinceramente non vediamo l’ora di affrontare l’Italia". Poi l’avvertimento: "In realtà non vogliamo preoccuparci più di tanto della squadra di Spalletti, e penso che sia vero il contrario: è l’Italia a doversi preoccupare di come giochiamo visto che le cose per noi stanno funzionando bene". 

"L’Italia ha iniziato le prime due partite con tattica e giocatori diversi rispetto alla terza, quando ha scelto una strategia più difensiva visto che erano i croati a essere obbligati a vincere. Una volta sotto gli azzurri hanno cambiato pelle e sono riusciti a pareggiare. Sono imprevedibili, ma siamo preparati. Anche sotto l’aspetto mentale: abbiamo qualità ed esperienza sufficienti per sopravvivere a una partita come questa. E lo stesso vale per Donnarumma: è stato preciso ed efficiente quando è stato chiamato in causa, contro la Croazia oltre a rigore ha preso altre due-tre palle impossibili, ma abbiamo elementi in grado di impensierirlo". Insomma Yakin ci crede, e non ha dovuto nemmeno evocare il per noi pessimo ricordo delle qualificazioni al Mondiale del Qatar. Il pareggio con la Germania ha portato il sorriso a Degerloh, a noi il compito di far cambiare l’umore alla Svizzera.

Fonte: Gazzetta.it