Dentro e fuori dal campo, Nicolò Zaniolo è uno che attira l'attenzione e fa discutere. Ma stavolta è lui a parlare, in una lunga e interessante intervista concessa a SportWeek, uscita oggi dopo le anticipazioni dei giorni scorsi. Diversi i temi trattati dal fantasista della Roma, idolo dei tifosi giallorossi ancor di più dopo il gol in finale di UEFA Europa Conference League contro il Feyenoord a Tirana: "Ci dovevo essere per forza, è un grosso risultato che volevamo e dovevamo ottenere per la squadra, per la città, per i tifosi e per noi stessi. Farcela con un mio gol è stato bellissimo".
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Il rapporto con Mourinho
Molto del suo percorso di crescita dipende dall'incrocio con José Mourinho. Il portoghese è sembrato l'uomo giusto nel momento forse più delicato della carriera di Zaniolo: "Mourinho è un vincente, non servo io a ricordare ciò che ha vinto. Mi ha insegnato a entrare in campo nella fase difensiva, nella quale devo migliorare. E mi ha aiutato a gestire certe situazioni: in passato avrei reagito male o peggio per l'esclusione da partite per me molto significative. Lui mi ha insegnato a mordermi la lingua: muto e in campo a lavorare di più".
Le parole sul futuro
Zaniolo ha anche parlato del suo futuro, commentando così le voci di interesse di Milan e Juventus: "L'interesse di grandi squadre mi fa piacere: se pensano a te vuol dire che vali. Mi alleno ancora più motivato: voglio dimostrare che sia giusto essere accostato a questi top club. Io al posto di Dybala in bianconero? L'accostamento mi sembra anche eccessivo. Certo, mi fa piacere. Ma lui è unico, un giocatore fantastico, fortissimo. Vediamo. La vita è imprevedibile, in futuro non si sa mai cosa succede. Penso al presente. Mi alleno intanto. E aspetto".