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Calcio

Zirkzee e Calafiori pronti all'addio, ora il Bologna pianifica gli innesti: 4 obiettivi mirati

Matteo Dalla Vite
Zirkzee e Calafiori pronti all'addio, ora il Bologna pianifica gli innesti: 4 obiettivi miratiN/A

Fin troppo normale che una città intera si faccia delle domande. Ma le risposte – sul mercato intendiamo – arriveranno. Il Bologna – considerando due uscite fatte, due pesanti e “in progress”, due rinnovi e due entrate – appare quasi un Lego. Un po’ smontato e sottosopra ma ricostruibilissimo. Il Bologna non smobilita, ecco il messaggio lanciato sottotraccia dal club rossoblù mentre salgono i “rumors” di addio di Calafiori e Zirkzee. Una squadra arrivata quinta in classifica non verrà rivoluzionata (troppo).  Perché è vero che, salvo ribaltoni, quei due big saluteranno ma le loro saranno le ultime “fughe” da Bologna dopo anche quelle di Saelemaekers e Kristiansen (non riscattati).

Tutto questo se lo aspettava anche Vincenzo Italiano: ma, oltre ad avere una voglia di ricominciare enorme (lunedì prossimo), sa benissimo che il Bologna si attrezzerà al meglio per una stagione da vivere come mai negli ultimi sessant’anni, quindi con la Champions in calendario. L’idea di essere nella Super Champions e non esserne all’altezza non è nella mente del Bologna. C’è, invece, la volontà di mantenersi fra le big dando continuità al ”file” europeo. Ricapitoliamo. Quattro uscite in ruoli-cardine: Saelemaekers (no al riscatto da 9,5 milioni di euro, ma anche il giocatore ha influito), Kristiansen (no a 14 milioni per il Leicester), Calafiori (sulla via dell’Emirates Stadium) e Zirkzee (più verso lo United versione “oranje” che vicino ad altro).

Quattro ragazzi coi quali anche il club avrebbe volentieri fatto un’annata che non sarà uguale a quelle degli ultimi sessant’anni, vista la Champions League, ma sostanzialmente quattro uscite alle quali dire no sarà difficile visto le cifre in ballo. La Bologna che tifa si sta domandando se dopo queste uscite l’emorragia si fermerà. Il Bologna non ha dubbi: gli altri big non saluteranno. Il Bologna alza idealmente un cartello con su scritto “Stop alle uscite”, perché gli addii saranno 4, al massimo 5, e d’ora in avanti – oltre a Miranda e Holm, già ufficializzati – serviranno altre 3-4 pedine.  "Gli svizzeri non andranno via - ha detto il dt Giovanni Sartori nella serata in cui parlò del 99,9% di uscita di Zirkzee –: e gli innesti saranno quattro o cinque". Dan Ndoye, Michel Aebischer e Remo Freuler non traslocheranno da Bologna: intoccabili. Non appena il Bologna incasserà sterline dalle cessioni di Zirkzee e Calafiori, ecco che partirà l’assalto a Ioannidis (Panathinaikos): è il primo nome sulla lista, salvo mantenere vivi anche il georgiano Mikautadze, l’ucraino Yaremchuk (Bruges).

In mezzo, Prass in pole. Altri cardini rossoblù che piacciono altrove – Posch, sta circolando il nome di Calabria (Milan), e Lucumi – non verranno toccati salvo clamorose proposte. Ma l’idea è proprio quella di non stravolgere più il giocattolo che Italiano vorrà sicuro, duttile, competitivo. Poi, servirà l’attaccante esterno dopo l’uscita di Alexis Saelemaekers, e probabilmente sarà la la terza pedina da regalare al nuovo tecnico: si sta alzando la pista che porta a Nicolò Cambiaghi, anche se il tuerco Yilmaz potrebbe riemergere. E al posto di Calafiori? Pongracic (Lecce), Balerdi (OM) e Bijol (Udinese) sono nel mirino, così come Diogo Leite (Union Berlino) ben sapendo che la concorrenza si chiama Milan e Bayer Leverkusen. «Mi fido di Sartori» è lo slogan che scorre fra i tifosi: la storia ha i suoi perché. 

Fonte: gazzetta.it