Era l’estate del 2022. Quella degli acquisti di Bremer e Kostic, dei prestiti di Milik e Paredes e degli arrivi a zero di Pogba e Di Maria. Dopo aver preso Vlahovic dalla Fiorentina nel gennaio precedente, oltre a Gatti e Zakaria (quest’ultimo bocciato). La Juve si ritrovò a trattare la cessione di De Ligt col Bayern Monaco: e lì, nella discussione animata tra la vecchia dirigenza e Salihamidzic (uomo mercato del club bavarese) venne fuori anche il nome di Joshua Zirkzee. L’olandese aveva giocato una buona stagione all’Anderlecht (siglando 15 reti in 32 partite) ma nella stagione precedente, al Parma, non aveva impressionato un granché.
Per la Juve, che cominciava già a fare attenzione ai costi, sarebbe stata più che altro una scommessa: nel momento in cui si cercavano più certezze, vista l’esigenza di sostituire un calciatore importante come Chiesa (alle prese con l’infortunio). Il Bologna prese Zirkzee il 30 agosto per 8 milioni e mezzo (Kostic costò 12 più 3 di bonus) ma riconoscendo al Bayern Monaco una clausola di acquisto da 40 milioni o il diritto di pareggiare qualsiasi altra offerta superiore, oltre al 40% sulla futura plusvalenza. Un’operazione con principi che difficilmente sarebbero stati assorbiti in quel periodo dall’ambiente juventino, che richiedeva a gran voce rinforzi per tornare a vincere lo scudetto. Il nome dell’attaccante ora è tornato di tendenza alla Continassa: con una nuova squadra mercato alla Juve ma anche una percezione ben diversa sull’olandese, che era stato preso dalla società emiliana per fare la sotto punta ad Arnautovic (nel 4-2-3-1) e dall’estate scorsa si è invece ritrovato a dover fare anche il centravanti. Giuntoli lo immagina nella sua posizione originale: a supporto di Vlahovic, per un nuovo attacco di prima fascia.
Fonte: gazzetta.it