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Ciclismo

Ai test di Barcellona prima volta di Marc Marquez e Bagnaia insieme. Pecco: "Sembriamo la stessa persona"

Federico Mariani
Ai test di Barcellona prima volta di Marc Marquez e Bagnaia insieme. Pecco: "Sembriamo la stessa persona"N/A

Il 2025 bussa già alla porta della MotoGP. Una ventata fresca avvertibile a Barcellona, nei test di fine anno. Occhi puntati sui nuovi binomi, da Martin-Aprilia alla Ducati factory numero 93 con Marc Marquez. In effetti è proprio un Marquez a chiudere in testa la sessione di prove, anche se si tratta del fratello Alex. Lo spagnolo firma il miglior giro: 1’38”803 in sella alla Ducati Gresini GP24. Seconda posizione per Fabio Quartararo (Yamaha), distante 396 millesimi. Poi le Ducati "ufficiali", con Francesco Bagnaia (+0.595) davanti proprio al nuovo compagno Marc (+0.651). In top 5 anche Raul Fernandez (+0.668), uno dei pochi a essere migliorato nel pomeriggio.  Brad Binder è il migliore tra le Ktm col sesto tempo. Settimo Franco Morbidelli, in sella alla Ducati del team Pertamina VR46, mentre è ottavo Alex Rins su Yamaha, seguito da Pedro Acosta (Ktm), alla prima uscita da pilota factory. Chiude la top 10 Johann Zarco con la Honda Lcr. E le Aprilia? Il campione del mondo Martin è undicesimo, due posizioni avanti rispetto al compagno Marco Bezzecchi. Li separa Maverick Vinales, anche lui alle prese con la conoscenza della nuova Ktm, che si rivela impegnativa per Enea Bastianini, sedicesimo e caduto rovinosamente prima che iniziasse l’ultima ora. I riflettori erano puntati inevitabilmente sul box Lenovo, dove Bagnaia e Marquez hanno vissuto la prima giornata da compagni di squadra. Entrambi avevano tre moto da provare: Pecco ha confrontato la versione 2024, la 2025 e un ibrido (solo motore nuovo), mentre Marc ha analizzato i prototipi degli ultimi tre anni. Il lavoro si è concentrato prevalentemente sul comportamento della GP25 con le gomme usate, mentre sono state effettuate prove comparative riguardanti le pinze dei freni sulla 2024.

Nessun vero time attack, i tempi sono stati ottenuti con la GP24. Molto puntiglioso Bagnaia, che spiega a Sky: "Test positivi, la nuova moto è nata bene. Il passo era buono. Marc e io concordiamo sul set up, sembriamo la stessa persona". Gli fa eco Marquez: "Questo rende più facile indirizzare lo sviluppo".  L’altra squadra sotto osservazione era il team Aprilia. Soddisfatto Martin: dopo il primo run aveva fatto osservazioni chiare sulla sua guida: "Dobbiamo avere una moto più ferma, il posteriore tende a muoversi. L’anteriore è migliore rispetto alla Ducati, sento tanta fiducia. Abbiamo troppa potenza in seconda marcia in uscita da curva 12 e anche troppo impennamento". Il pilota spagnolo non ha forzato particolarmente nel pomeriggio, così come il compagno Bezzecchi. Entrambi hanno lavorato cercando il feeling migliore. L’Amministratore Delegato Aprilia Racing, Massimo Rivola, si mostra sereno a Sky: "Sono ottimista. Abbiamo due piloti speciali".

L’iridato Moto2 Ai Ogura esordisce con la moto del team Trackhouse e firma più giri di tutti, 86, ma chiude ventunesimo, dietro all’altro rookie, Fermin Aldeguer (Ducati Gresini).  La Yamaha ha lavorato con Rins sul pacchetto aerodinamico, mentre Quartararo si è concentrato sul nuovo telaio. Il francese è apparso a suo agio, anche se nel pomeriggio è incappato in un errore alla prima staccata. Poco entusiasta Miguel Oliveira, pilota del team Pramac, che ha criticato la scarsa velocità mostrata dalla M1 del 2024. In casa Ktm, per ora, spicca la soddisfazione di Acosta: "Sono contento. Ci sono stati passi in avanti importanti, anche se non è una vera rivoluzione". La Honda, invece, fatica: quindicesimo Joan Mir, tre posizioni davanti al compagno Luca Marini. Lo spagnolo si è detto deluso per le scarse novità introdotte dal marchio giapponese.

Fonte: gazzetta.it