“Veni, vidi, Bini”, ha subito scritto sui social l’Intermarché-Wanty, la squadra di Biniam Girmay, fresco di doppietta alla Grande Boucle. Se già una volata era storia, figurarsi due: il 24enne eritreo non è soltanto il primo corridore di colore a vincere una tappa al Tour, è pure il primo a fare il bis. A distanza di cinque giorni dalla terza frazione arrivata a Torino, Girmay ha ripetuto la stessa danza a Colombey les Deux Eglises, dove è sepolto il generale De Gaulle, ed ha esultato per tutto il popolo africano: “E’ incredibile vincere due volte, non so cosa dire, ma dedico questa vittoria a mio padre e a mia madre e a tutta la mia famiglia che mi ha sempre supportato: da dove arrivo non è facile emergere e diventare un corridore professionista” ha dichiarato.
Un’altra dedica con tanto di auguri al suo manager Alex Carera, lo stesso di Tadej Pogacar che ieri ha festeggiato il compleanno. Poi Bini si è concentrato sulla tappa impegnativa tra saliscendi e pioggia fastidiosa: “Sono molto orgoglioso per quello che ho fatto. Preferisco questo tipo di sprint rispetto a quelli completamente pianeggianti perché posso esprimere meglio la mia potenza. Ringrazio anche i miei compagni mi hanno aiutato nel finale. All’inizio oggi non mi sentivo molto bene a causa del tempo, poi ho iniziato a stare meglio e, man mano che passava il tempo, ero sempre più a mio agio”. Così Girmay si cuce sempre più addosso il verde del miglior sprinter, con buona possibilità di non svestirsi fino alla fine: “Questo rende tutto ancora più straordinario. È stato un finale perfetto e voglio arrivare al traguardo finale del Tour con questa maglia”.
Fonte: Gazzetta.it