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Ciclismo

Giro: Biella festeggia Pantani a 25 anni dall’impresa di Oropa. Aspettando Pogacar

Alessandro Follis
Giro: Biella festeggia Pantani a 25 anni dall’impresa di Oropa. Aspettando PogacarN/A
La salita al Santuario di Oropa è stata per sei volte protagonista di un finale di tappa del Giro d’Italia, la prima nel 1963. Tra i vincitori ricordiamo Vito Taccone, Massimo Ghirotto, Marzio Bruseghin, Enrico Battaglin, Tom Dumoulin e, soprattutto, Marco Pantani, la cui impresa nel 1999 è passata alla storia. Quel 30 maggio il Pirata, con la maglia rosa sulle spalle, subì la caduta della catena lungo la tortuosa strada che porta al celebre luogo di culto biellese e fu costretto a ripararla in autonomia, ripartendo con 45" di ritardo dagli altri. Da lì il fuoriclasse di Cesenatico inizia una rimonta furiosa, superando lungo la strada 49 corridori e staccandoli tutti, incluso il secondo in classifica Laurent Jalabert, a cui infligge 20 secondi sul traguardo in cima alla salita. Questa vittoria di tappa ha consacrato il mito di Pantani in Italia, ovviamente, ma soprattutto nella provincia piemontese. E così il ritorno del Giro d'Italia su quelle strade a 25 anni dall'impresa è l'occasione per celebrare Marco e l’amore per il ciclismo. Il legame stretto che intercorre tra Biella e il Pirata è testimoniato dal riconoscimento della Montagna Pantani, che dal 2004 è stato istituito per celebrare le doti di scalatore del ciclista di Cesena. Ogni anno viene assegnato a una cima diversa: per sette volte lo è stato il Passo del Mortirolo, ma appaiati in seconda posizione con due riconoscimenti si trovano Campo Imperatore e il Santuario di Oropa. Il 2024 sarà la terza volta che questo titolo viene assegnato a Oropa, portandola così in seconda posizione in questa speciale classifica. Domenica 5 maggio, durante la seconda tappa San Francesco al Campo-Santuario di Oropa, 161 chilometri, le curve della salita saranno addobbate di giallo e rosa per ricordare il campione scomparso prematuramente, rinsaldando ancora di più questo legame storico. Inoltre, al Prato delle Oche davanti al Santuario è stata installata una bicicletta gigante per omaggiare i protagonisti del Giro. In attesa dell'impresa di Tadej Pogacar, il fenomenale sloveno che punta alla doppietta Giro-Tour che manca proprio da Pantani 1998. Per celebrare il passaggio del Giro d'Italia dal 3 al 5 maggio è stato allestito il Villaggio Pantani in Piazza Duomo, al centro della città di Biella: l'area ospita esposizioni esclusive di biciclette storiche e maglie originali appartenute a Marco Pantani e ai suoi gregari. Prevista anche una mostra di fotografie del ciclismo e un concerto con la musica di Gianni Drudi e le cover delle canzoni più famose dedicate al Pirata. Nella giornata di sabato 4 maggio verrà proposto, sempre sul palco allestito in piazza Duomo, lo spettacolo teatrale "Il mio nome è Marco" del Teatro delle Lune di Cesena, con l’accompagnamento musicale di Gianni Drudi. Questa rappresentazione prende spunto dal libro "In nome di Marco" scritto da Tonina, la madre del Pirata. Lo spettacolo racconta l'evoluzione del campione di Cesena da bambino, adolescente e adulto, fino ad arrivare alla sua carriera da professionista, come ci ha spiegato il project manager Corrado Neggia. Accanto alla recitazione del testo e alla musica, sarà presente uno schermo a Led che riporterà immagini delle imprese storiche del Pirata, inclusa quella della salita di Oropa. Tra gli altri eventi ci sarà anche un talk show con ospiti illustri come Evgenij Berzin, vincitore del Giro d'Italia 1994, Marco Artunghi, storico gregario di Pantani, e Giancarlo Bellini, ex ciclista biellese e vincitore della maglia a pois al Tour de France 1976. Anche le opere d'arte dedicate al Pirata sono protagoniste delle celebrazioni biellesi. Nella serata di sabato 4 maggio viene infatti inaugurata una fontanella pubblica accanto alla statua della "Bandana di Pantani" realizzata nel 2018 da Paolo Barichello a Cossila San Grato, nel punto dove nel 1999 avvenne la caduta della catena che diede il via alla storica impresa. Inoltre, altre due opere realizzate da artisti biellesi vengono esposte nel Villaggio Pantani per poi essere donate alla Fondazione Marco Pantani Onlus. La prima è "ThePirata2.0" di Luciano Angeleri, musicista, cantante e pittore, che vuole racchiudere in una sola immagine l'essenza della città di Biella, rappresentata dal battistero e dalle montagne, e quella di Marco Pantani. La seconda è "Il Re Solo" di Davide Prevosto, olio su tavola che vuole mettere in risalto la figura quasi mistica del Pirata, assimilato al Re Sole nella raffigurazione con la maglia gialla da leader del Tour de France mentre stringe in mano la ruota di una bici.