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Ciclismo

Giro, Pogacar dà spettacolo anche a Napoli in volata. Poi Kooij beffa Milan

Luca Gialanella
Giro, Pogacar dà spettacolo anche a Napoli in volata. Poi Kooij beffa MilanN/A
Nella tappa per sprinter lo scatto negli ultimi chilometri di Narvaez scompagina i piani. Lo sloveno resta maglia rosa
L’abbraccio di Napoli in una giornata estiva. Decine di migliaia di persone a bordo strada, cascate di fiori rosa dai balconi, un affetto per la corsa rosa che non conosce confini. Napoli fa parte della storia del Giro sin dal 1909, con la terza tappa vinta da Giovanni Rossignoli. Qui il 1° giugno 1947, allo stadio del Vomero, Fausto Coppi ha conquistato la sua unica tappa a Napoli davanti a Leoni e Bartali in maglia rosa; qui il 13 giugno 1968 Eddy Merckx ha festeggiato il primo dei suoi cinque trionfi finali, e con lui sul podio sono saliti Vittorio Adorni e Felice Gimondi. E oggi, sul lungomare Caracciolo, un balcone lungo chilometri e aperto sul mare, Tadej Pogacar si veste con l’ottava maglia rosa della carriera, al suo primo Giro d’Italia. Lo sloveno nuovo Cannibale del ciclismo mondiale, che a 25 anni sta riscrivendo gli albi d’oro di questo sport.  E Pogacar diventa protagonista anche in volata: non è il suo terreno, ma lo sloveno è un fenomeno e aveva sfidato i velocisti già a Fossano. La sua maglia rosa si vede in testa ai 700 metri finali, è al fianco di Milan, e nel convulso e velocissimo finale sul lungomare di Napoli Pogacar ci mette lo zampino da protagonista. La volata è una roulette, con l’ecuadoriano Narvaez che esce dall’ultima curva ai 900 metri, e al suo inseguimento si lancia proprio la maglia rosa Pogacar, con una progressione alla sua maniera per aiutare il proprio compagno di squadra Molano. L’azione di Tadej mette il turbo alla rimonta del gruppo. Consonni lancia disperatamente Milan, Narvaez viene ripreso ai 50 metri dall’olimpionico della pista, costretto a partire lungo e quindi a lasciare troppo presto dalla ruota di Consonni. Ma negli ultimi metri, il friulano in maglia ciclamino viene saltato dall’olandese Olav Kooij, 22 anni, che corre nella Visma-Lease a Bike ed è al debutto al Giro: terzo Molano e quarto Dainese. Per Milan è il secondo posto d’onore dopo quello di Fossano alle spalle di Merlier. Kooij, 1.84 per 72 kg, è un talento emergente delle volate: vanta già 33 vittorie, tra cui tre tappe alla Parigi-Nizza, e dà alla squadra di Vingegaard e Van Aert la prima grande gioia dopo una primavera terribile, con gli incidenti dei suoi due capitani. In classifica non cambia nulla: Pogacar comanda con 2’40” su Daniel Martinez e 2’58” su Geraint Thomas, sesto Antonio Tiberi a 4’23”. Domani il primo giorno di riposo.  Fuga a lunga gittata della coppia Mirco Maestri e Andrea Pietrobon della Polti-Kometa: partiti poco dopo il via, sono raggiunti a 26,8 km in salita, sulla panoramica che porta al Gpm di Monte di Procida da Alaphilippe e Conci. Il gruppetto Alaphilippe ha 18” sul gruppo dove si organizzano in testa i compagni di Milan. A 20 km, riallungano Alaphilippe e Costiou, i due francesi: 15”. A 10 km, Costiou cede, e Alaphilippe resta da solo al comando. LouLou non si arrende, la strada è ancora in salita. Raggiunto a 7,6 km da Narvaez, il colombiano che parte sulla strada del parco Virgiliano che porta verso il Vomero: qui abitava Maradona, con una vista spettacolare del golfo. A 5 km, Narvaez ha 6” sul gruppo dei gregari di Milan; a 2 km, ha 10”. A 1,5 km, ha 12”, e Narvaez tiene duro fino ai 200 metri finali.  Domani primo giorno di riposo del Giro a Pompei. Si riparte martedì con la decima tappa, Pompei-Cusano Mutri (Bocca della Selva), 142 km e 2800 metri di dislivello. Arrivo in salita inedito a 1392 metri in provincia di Benevento, dopo un’ascesa di 17,9 chilometri, dislivello di 976 metri, pendenza media del 5,5% e punte dell’11%. Il Giro si concluderà domenica 26 a Roma davanti al Colosseo.