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Ciclismo

La F1 si prende la MotoGP: Liberty Media vicina all’acquisto di Dorna per 4 miliardi di euro

Paolo Ianieri
La F1 si prende la MotoGP: Liberty Media vicina all’acquisto di Dorna per 4 miliardi di euroN/A
La trattativa è partita oltre un anno fa: battuto anche il gruppo del Qatar che possiede il Psg
La F1 non basta. Liberty Media, che già possiede con successo i diritti dei GP a quattro ruote, sta per raddoppiare la sua presenza negli sport motoristici. È vicinissima infatti la vendita della MotoGP al fondo statunitense che ha il controllo dello show con protagonisti Max Verstappen e soci: l’ufficializzazione può arrivare già la prossima settimana o nei giorni precedenti il GP of the Americas, in programma ad Austin nel weekend del 14 aprile. A riportarlo è stato il Financial Times, in un articolo nel quale si sottolinea come Liberty Media, società con a capo il miliardario delle telecomunicazioni e dell’intrattenimento John Malone e che in F1 è guidata come presidente e a.d. da Stefano Domenicali, sarebbe giunta alla conclusione di una trattativa partita oltre un anno fa, per acquistare la MotoGP da Bridgepoint, società di private equity, e con il fondo pensionistico canadese, Canada Pension Plan Investment Board, a una cifra che supererebbe i 4 miliardi di euro, debiti compresi. Bridgepoint, che è azionista di Dorna da 18 anni, possiede circa il 40% dell’azienda, che ha acquistato a un valore di impresa di 550 milioni di euro nel 2006. La CPPIB ha acquistato la sua quota del 39% in Dorna da Bridgepoint nel 2012. La mossa riunirebbe sotto lo stesso ombrello le due serie motoristiche più importanti del mondo. Liberty sarebbe agli ultimi dettagli della acquisizione di Dorna Sports, la società spagnola al cui vertice siede Carmelo Ezpeleta che detiene i diritti del Motomondiale ma anche della Superbike, dopo aver respinto un’offerta rivale da parte di TKO, il gruppo sportivo e dell’intrattenimento gestito dal boss di Hollywood Ari Emanuel. Anche Qatar Sports Investments, il gruppo sostenuto dallo Stato che possiede la squadra di calcio francese Paris Saint-Germain aveva inizialmente espresso un interesse ad acquisire il Motomondiale, che come da tradizione si apre proprio nell’Emirato, sulla pista di Losail. Segno del grande interesse per una categoria che ha ampi margini di crescita nel mondo, a partire proprio dagli States. Già negli scorsi mesi era trapelata la notizia di trattativa da parte di Liberty con Bridgepoint, con punti interrogativi legati a una possibile situazione di monopolio a livello di Unione Europea. Come era avvenuto già in passato, quando la società di private equity, CVC Capital Partners si era trovata a possedere sia la F1 che la MotoGP, venendo però costretta nel 2006 a vendere il Motomondiale dopo che le autorità di regolamentazione della concorrenza dell’UE avevano sollevato dubbi sull’operazione. Poi, nel 2017, CVC aveva ceduto anche la F1 a Liberty per una cifra di 8 miliardi di dollari. Secondo alcuni esperti, la storia della F1 e della MotoGP e le dimensioni di un potenziale gruppo combinato possono portare a indagini sulla concorrenza, sia in paesi come il Regno Unito e la Germania sia a livello europeo in generale. In questo senso, sarà fondamentale il via libera dell’antitrust soprattutto in materia dei diritti tv e broadcasting. Bridgepoint e il Canada Pension Plan Investment Board sono i principali azionisti di Dorna, così come lo stesso Ezpeleta e altri dirigenti della società con base a Madrid. L’acquisizione della MotoGP da parte di Liberty potrebbe quindi arrivare in corrispondenza dell’unico GP statunitense in calendario, in un mercato particolarmente caro per Liberty Media, che sotto la guida dell’amministratore delegato Greg Maffei, e grazie soprattutto allo stesso Domenicali, in questi ultimi anni proprio negli States ha espanso la propria presenza con, oltre al GP di Austin, l’arrivo anche del GP di Miami e, lo scorso anno, di quello di Las Vegas, organizzato, ed è stata la grande peculiarità, direttamente dalla società americana. Di sicuro, sotto Liberty, la F1 ha avuto una importante crescita, grazie anche alla promozione dello sport sui social media e su Netflix con la serie reality Drive to Survive. Quest’anno la F1 si è allargata fino a un calendario di 24 gare e che la serie sia estremamente in salute lo dicono i dati finanziari: l’utile operativo è aumentato del 64% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 392 milioni di dollari nel 2023, mentre i ricavi sono saliti a 3,2 miliardi di dollari da 2,5 miliardi. Quanto alla MotoGP, i ricavi di Dorna nel 2023 sono ammontati a 483 milioni di euro. Da quello che trapela, infine, contestualmente all’ufficializzazione dell’acquisto verranno create formalmente due entità societarie separate, mentre, all’inizio non ci dovrebbero essere cambiamenti a livello di management, se non in misura limitata.