Il Cannibale rosa si divora anche la crono di Perugia con una sicurezza devastante. In questo Giro si corre per le vittorie di tappa e per gli altri due posti sul podio. Lo sapevamo, era una facile previsione, ma Tadej Pogacar riesce a scavalcare anche la nostra immaginazione. Taddeo, come lo chiamano i tifosi italiani (tantissimi anche ieri in Umbria) che lo hanno adottato, è stato protagonista fin dalla prima tappa di Torino, ha subito vinto e si è vestito di Rosa a Oropa, ha provato anche ad anticipare i velocisti a Fossano e ieri nella prima crono ha fatto meglio di Filippo Ganna, l'olimpionico dell'inseguimento a squadre, già due volte campione del mondo a crono e Signore del record dell'ora.
Ganna è il numero uno al mondo delle gare contro il tempo e ieri ha fatto una grande gara. Era nettamente in testa e ai piedi della strada in salita che porta a Perugia aveva un margine che pareva rassicurante anche su Pogacar. Ma è stato proprio lì, quando la crono sembrava persa che Taddeo ha cambiato marcia e scenario. La sua maglia rosa su pantaloni granata è diventata la tuta di Superman. Pogacar ha recuperato circa 10 secondi ogni mille metri a Ganna negli ultimi 6 chilometri. Una cosa enorme. Filippo ci è rimasto male, ma non deve parametrare la sua prestazione su Pogacar. Deve semmai considerare che per tre quarti di gara, nella parte più tecnica e veloce è stato il più forte. A poco più di due mesi dai Giochi di Parigi può continuare a pensare positivo. Lui sa come arrivarci e può contare sul suo grande motore e sulla sua tecnica magistrale. Ganna non deve pensare a Pogacar perché lo sloveno gioca un altro campionato. Quando ha deciso di aprire il gas in salita è andato su con quel favoloso mix di potenza e leggerezza che lo rendono il campione più completo del ciclismo attuale. L'unico potenzialmente capace di vincere tutti gli appuntamenti di prestigio del calendario, dai Grandi Giri alle Grandi Classiche. Un gigante che gode della stima assoluta dei suoi rivali. Geraint Thomas, il primo dei suoi avversari di questo Giro ha detto ieri alla Gazzetta che si sente orgoglioso di duellare con lui: "Perché Tadej diventerà il migliore di tutti i tempi".
Lo sloveno ha spostato l'asticella così in alto che viene spesso (e giustamente) paragonato a Merckx. Ieri sera Ernesto Colnago, che fu un grande meccanico di Eddy, e cinque anni fa ha portato Pogacar al professionismo, ha chiamato Merckx per dirgli che nessun altro come Tadej gli ha risvegliato quegli antichi ricordi. E il Cannibale per antonomasia, rinnovando la stima per sloveno, gli ha confermato che vede possibile la doppietta Giro-Tour. Quell'uno-due da leggenda che Merckx ha centrato addirittura tre volte (nessuno come lui) e che al ciclismo manca da 26 anni: dall'impresa di Marco Pantani nel 1998. E così, dopo 7 giorni, Pogacar ha già vinto due tappe e ha scavato un fossato tra sé e il resto della compagna di Giro. Dani Martinez e Geraint Thomas hanno già oltre due minuti e mezzo di ritardo e oggi la corsa offre un altro traguardo che piace all'omino in rosa. È l'arrivo in quota a Prati di Tivo, sul Gran Sasso d'Italia, dove Pogacar ha già vinto, solitario, in occasione della Tirreno-Adriatico del 2021. Riuscirà domani a contenere il suo istinto killer o farà prevalere il Cannibale che ha dentro? Noi speriamo che faccia semplicemente Pogacar, il più spettacolare e completo campione di questa generazione di fenomeni. A noi piace così.
Fonte: Gazzetta.it