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Ciclismo

Pogacar già in Italia: "Io il favorito del Giro? Non sento la pressione"

Ciro Scognamiglio
Pogacar già in Italia: "Io il favorito del Giro? Non sento la pressione"N/A
Il più atteso è arrivato. Tadej Pogacar fa base a Beinasco, periferia di Torino, ed è pronto sabato al debutto al Giro d’Italia, che comincia con la Venaria Reale-Torino per terminare domenica 26 maggio a Roma. Il numero uno del mondo, capitano della Uae-Emirates, punta alla doppietta con il Tour che non si è mai vista in questo secolo (ultimo Marco Pantani nel 1998): "Dopo la Liegi mi sono riposato, fatto duri allenamenti, ho trovato il tempo di divertirmi sul kart e ho passato un po’ di tempo con la famiglia. In fondo, non c’era molto tempo, è passato in fretta. Il Giro si è avvicinato, come sempre la tensione sale ma in senso positivo. Non vedo l’ora di cominciare". L’Italia lo aspetta: "Amo correre nel vostro Paese, ci saranno tanti tifosi, e ce ne saranno molti pure dalla Slovenia. Sono curioso di scoprire l’atmosfera del Giro, specie sulle grandi salite".  Con Pogacar, ci saranno Majka, Grossschartner, Novak, Rui Oliveira, Molano, Bjerg, Stake Laengen: "Abbiamo una squadra forte per tutti i settori, in montagna ma anche in pianura". Al suo fianco d.s. italiani: Marco Marcato, Fabio Baldato, Manuele Mori. "Se voglio la maglia rosa subito? Non è un grande obiettivo, l’importante sarà averla a Roma. Andremo giorno per giorno, a seconda di come si svilupperà la corsa. Se ci sarà l’opportunità, la prenderemo ma vediamo". I rivali non mancano: "In tre settimane ci possono essere molte sorprese, in tanti arrivano in buona forma. I primi che mi vengono in mente sono Bardet e Thomas. Sul fatto di essere il favorito, non mi dà pressione, devo conviverci. Per vincere il Giro bisogna essere il migliore su ogni terreno". Poi gli hanno chiesto se si senta migliore degli anni scorsi: "Sì, mi diverto di più e mi sento meglio sulla bici". I rivali sono avvisati.