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Ciclismo

Pogacar vola alto: "Il Giro un sogno che si è avverato". E ora il Tour partendo dalle Alpi

Davide Romani
Pogacar vola alto: "Il Giro un sogno che si è avverato". E ora il Tour partendo dalle AlpiN/A
Il re della corsa rosa lavora in quota, a Isola 2000 In altura, a Tignes, anche il rivale Vingegaard

“Back to business”, ritorno agli affari. Con questa semplice frase Tadej Pogacar ha annunciato sui social la ripresa degli allenamenti in vista del Tour de France. Mancano 22 giorni alla partenza della Grande Boucle prevista da Firenze e, dopo qualche giorno di relax per smaltire le fatiche dello straordinario Giro d’Italia completato con la vittoria, 20 giorni in rosa e 6 successi di tappa, il campione sloveno ha ripreso ad allenarsi in altura: a Isola 2000, località francese sede di arrivo di tappa – la diciannovesima - nell’edizione tra poco al via.

Nel frattempo, il leader della Uae ospite del podcast di Geraint Thomas e Luke Rowe, Watts Occurring ha ripercorso le tre settimane di italiane della corsa rosa: "Ho sempre voluto correre il Giro – ha raccontato – ma la volontà della squadra era che mi concentrassi solo sul Tour. Dopo un po’, però, seguire sempre lo stesso programma diventa stancante, e allora a luglio scorso ho chiesto al team di fare il Giro, e mi hanno accontentato".  Per il 25enne di Komenda è il momento di completare il sogno di questo 2024: la doppietta Giro-Tour riuscita l’ultima volta a Marco Pantani nel 1998. Un progetto che lo ha spinto a cambiare i piani, a modificare il suo modo di affrontare la stagione: "Prima di questo Giro ero sempre stato abituato ad andare a tutta dall’inizio alla fine. In queste settimane ho imparato a gestire le forze, a risparmiarmi. La tappa migliore è stata la crono di Perugia, una vittoria davvero significativa".   

E ora il focus si sposta sul Tour, per un’edizione particolare: partenza dall’Italia e finale a Nizza. "Per la prima volta preparerò la Grande Boucle a Isola 2000, dove dopo il Delfinato mi raggiungeranno i compagni di squadra. Ho iniziato a pensare al Tour a dicembre e ho fatto qualche ricognizione, ma negli ultimi due mesi ho pensato solo al Giro. Sicuramente le prime giornate saranno molto difficili, tra la tappa di Rimini e quella di Bologna con il doppio San Luca, per non parlare del Galibier il quarto giorno. Ma credo che saranno decisive le ultime tre tappe, soprattutto la crono finale". Quindi da lunedì Uae per il Tour tutta al lavoro a Isola 2000: insieme a Tadej sarà al via della 111a edizione della corsa francese una squadra di primo livello. A cominciare da Adam Yates, terzo nell’ultima edizione del Tour. Con lui Joao Almeida e Pavel Sivakov. Ci saranno anche Juan Ayuso, terzo alla Vuelta 2022, Marc Soler, Nils Politt e Tim Wellens. 

Sempre in Francia è al lavoro il rivale numero 1 dello sloveno nella Grande Boucle. Dopo il grave incidente subìto il 4 aprile scorso al Giro dei Paesi Baschi, che gli ha causato la perforazione di un polmone e le fratture di costole e clavicola, Jonas Vingegaard è tornato in bici cletta qualche settimana fa (7 maggio) nella sua Danimarca, prima di trasferirsi alcuni giorni a Maiorca, dove ha affrontato percorsi più mossi e impegnativi. Ora, da qualche giorno, il re del Tour de France 2022 e 2023 (e 2° nel 2021) si è trasferito in altura, a Tignes (1810 metri), dove completerà il recupero prima di essere raggiunto dai compagni di squadra. Situazione dei rivali che Pogacar sintetizza così: "Evenepoel e Roglic voleranno. Tutti e due saranno molto motivati. Vingegaard? È tornato ad allenarsi dopo essere stato dimesso dall’ospedale in seguito all’incidente e se ricomincia a sentirsi a suo agio in bici potrà trovare anche una buona forma. Dovrà ritrovare il peso ideale, ma non credo sarà un problema".

Fonte: Gazzetta.it