Le mani sul casco, gli occhi spalancati e uno sguardo quasi stupito: così Georg Steinhauser si è presentato sul traguardo del passo Brocon, dove ha preceduto la maglia rosa, uscita dal gruppo degli inseguitori nel finale. "Ho provato a scattare quando eravamo in vista del primo passaggio sul Brocon, e poi ho proseguito nella mia azione. Nessuno mi è venuto dietro, ho cercato di tenere il ritmo alto, anche se la strada bagnata era insidiosa. Soltanto quando sono arrivato al cartello dei due chilometri dall'arrivo ho capito che a quel punto era davvero fatta". Il tedesco aveva addosso la convinzione di poter vivere una giornata da protagonista, "dopo le buone sensazioni nella tappa di Livigno, che mi aveva dato buone sensazioni. Ho capito che, con la gamba giusta, avrei forse potuto ritagliarmi una giornata davvero da protagonista. Purtroppo oggi la fuga iniziale non ha avuto un esito felice, ma al secondo tentativo ci sono riuscito, anche se alla fine ero molto nervoso".
Fra gli scudieri della maglia rosa Pogacar, Rafal Majka ha spiegato quali erano oggi le strategie della squadra del leader della corsa: "La nostra intenzione era quella di controllare la corsa, non volevamo attaccare, questo non era proprio nei programmi. Ma poi, in prossimità dell'arrivo, Tadej ha accelerato ottenendo un piazzamento importante anche per la classifica generale". Un concetto, questo, che trova pienamente d'accordo anche la maglia rosa Pogacar: "Nel finale ho alzato il ritmo perché ho visto che nel mio gruppo gli altri facevano fatica. Io invece ho avuto buone sensazioni nelle gambe, mi è piaciuto andare al mio passo".
Fonte: Gazzetta.it