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Ciclismo

Tirreno-Adriatico: Philipsen trionfa a Follonica. Uno squillo per la Sanremo

Luca Gialanella
Tirreno-Adriatico: Philipsen trionfa a Follonica. Uno squillo per la SanremoN/A

Era il grande favorito e non ha fallito. Il belga Jasper Philipsen, 26 anni, fedelissimo di Van der Poel alla Alpecin-Deceuninck, ha dominato la volata della seconda tappa della 59ª Tirreno-Adriatico, Camaiore-Follonica, 199 km. Ha battuto il connazionale Tim Merlier (Soudal Quick Step) e l’eritreo Biniam Girmay (Intermarché): Giovanni Lonardi (Polti-Kometa), ottavo, migliore italiano, poi decimo Jonathan Milan (Lidl-Trek). Per Philipsen, 6 tappe al Tour e maglia verde, è la 43° vittoria della carriera, la terza alla Tirreno-Adriatico. Sarà pericolosissimo alla Sanremo, dove farà coppia proprio con Van der Poel. Niente da fare per Pippo Ganna, che ha provato a lanciarsi in volata per prendere gli abbuoni necessari per diventare leader della corsa, ma il piemontese ha perso posizioni nel tratto tra l’ultimo chilometro e l’ultima curva ai 400 metri.

Non cambia la classifica generale, con lo spagnolo Juan Ayuso (Uae Emirates) sempre in maglia azzurra di leader con 1” su Ganna.  Peccato per la caduta di Mark Cavendish a 20 km dall’arrivo, proprio mentre si transitava per la prima volta dal traguardo di Follonica: il britannico dell’Astana ha inseguito pancia a terra, con i compagni (Bol e Morkov in testa) che l’hanno atteso per riportarlo in testa, ma Cannonball ha perso troppo tempo per la caduta e il gruppo se n’è andato via a 60 all’ora. Giù anche Chris Froome a 5 km dall’arrivo. Mercoledì la terza tappa, Volterra-Gualdo Tadino, 225 chilometri, la più lunga della Corsa dei Due Mari, e 2100 metri di dislivello. Ancora un’occasione per i velocisti, anche se l’arrivo è in leggera salita: ultimi 3 km alla media del 2,5%, con punte del 4%. La Tirreno-Adriatico si concluderà domenica a San Benedetto del Tronto. Poi mercoledì 13 appuntamento con la Milano-Torino e sabato 16 marzo la 115° Milano-Sanremo con il duello dei giganti tra il campione del mondo Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar.

Fonte: Gazzetta.it