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Ciclismo

Van der Poel, che succede? Cinque mesi senza vincere, ci prova agli Europei

Ciro Scognamiglio
Van der Poel, che succede? Cinque mesi senza vincere, ci prova agli EuropeiN/A

Sono cinque mesi che non vince, e per uno come lui assomiglia a una eternità. Il 7 aprile Mathieu Van der Poel aveva concluso trionfalmente la Parigi-Roubaix, mettendo il punto esclamativo su una primavera memorabile che avrebbe poi terminato con un non trascurabile terzo posto alla Liegi: restando solo ai Monumenti, una Milano-Sanremo apparecchiata alla perfezione per il compagno Jasper Philipsen e poi la doppietta dei sogni, il Giro delle Fiandre e l’Inferno del Nord in otto giorni, il tutto indossando la maglia iridata. Da quel momento, nessun avanzamento nella casella delle vittorie e una notevole curiosità per vederlo in scena domenica nella prova regina degli Europei, che scattano oggi nel Limburgo belga. Sarà al servizio del compagno Olav Kooij in una eventuale volata, oppure scompaginerà le carte da lontano con un numero dei suoi, a due settimane dal Mondiale di Zurigo? "Gli Europei potrebbero essere un po’ troppo facili e i Mondiali un po’ troppo difficili – ha dichiarato il fuoriclasse olandese della Alpecin al quotidiano Algemeen Dagblad –. Forse saranno le mie ultime settimane con la maglia di campione del mondo...".

Dopo la primavera trionfale, non è che Mvdp sia sparito: al Tour ha lavorato tanto per Jasper Philipsen, ma non ha vinto tappe; all’Olimpiade è finito nella morsa del Belgio, 12°; al Renewi Tour si è ritirato prima dell’ultima tappa per noie a un ginocchio. All’Europeo già una volta si era giocato il successo, quando era “solo” una stella del ciclocross: nel 2018 a Glasgow – dove l’anno scorso ha vinto il Mondiale su strada – in volata si mise alle spalle l’arcirivale Wout Van Aert, ma Matteo Trentin riuscì a battere entrambi in quella che il passare del tempo ha catalogato come una impresa.  Se la corsa di domenica prenderà la piega dello sprint – in cui uno dei favoriti per l’oro sarà Jonathan Milan – è probabile che Van der Poel si metta a disposizione di Kooij, mentre Philipsen – che guida il Belgio - sarà rivale per un giorno. "Se riesco ad essere un buon apripista per Olav, anche Jasper potrebbe trarne beneficio...". Il Mondiale di Zurigo, domenica 29 settembre, è una storia diversa, visto il percorso con oltre 4000 metri di dislivello: la tendenza generale è quella di immaginare una sfida totale tra Tadej Pogacar e Remco Evenepoel, con un outsider su tutti chiamato Marc Hirschi, padrone di casa. Il nome di Van der Poel non sta comparendo troppo in questo avvicinamento: "Posso avere le mie possibilità, altrimenti non ci andrei. Sarà difficile, non sono uno dei grandi favoriti, ma questo mi dà un po’ più spazio".  Che negli appuntamenti importanti si trasformi non c’è dubbio: ci poteva essere qualche perplessità sul Mondiale, visto che nel 2019 ad Harrogate si era spento sul più bello e nel 2022 in Australia si era ritirato dopo una notte insonne (l’episodio delle ragazze che avevano bussato alla porta della sua stanza in hotel). Ma l’impresa di Glasgow ha chiuso ogni discorso. E nei cinque Monumenti l’olandese ha vinto sei volte su 18 partecipazioni, più altri cinque podi: quando la posta in palio pesa, è difficile immaginarlo fuori dai giochi...

Fonte: Gazzetta.it