Così è troppo. Anche per un fuoriclasse come Mathieu Van der Pool. Che non ha vinto la Roubaix, ha semplicemente fatto un altro sport. VDP a 59,6 km dal traguardo ha salutato la compagnia, ha piazzato una sparata di quelle che solo lui, e l'hanno rivisto al velodromo. Una superiorità imbarazzante. E anche l'olandese, tipo sostanzialmente tranquillo quando scende di bici, si rende conto di aver fatto qualcosa di cui si parlerà a lungo: "Non era proprio questo il piano per vincere. Volevo rendere la gara dura, perché a me piace fare così. Anche oggi mi sentivo molto bene e posso dire di aver avuto veramente un’ottima giornata. Alla Roubaix ti preoccupi sempre un po’ quando attacchi, ma quando ho sentito la macchina alle mie spalle, la fiducia è aumentata perché in caso di problemi tecnici avrei avuto subito assistenza. Mi sentivo benissimo e ho avuto anche il tempo di divertirmi".
E se non bastasse, Van der Poel è stato sostenuto dalla squadra in maniera impeccabile, come dimostra anche il secondo posto di Philipsen: Abbiamo dimostrato di essere più forti dell’anno scorso, quando già eravamo stati praticamente perfetti. Oggi abbiamo fatto qualcosa di incredibile".
Fonte: Gazzetta.it