La pericolosità delle strade. Mezzi che sono sempre più performanti, con ruote che sembrano più delle lame per quanto sono aerodinamiche e fendono l'aria. Ma che sono anche più complessi da gestire a velocità folli, anche per dei veri fenomeni nella tecnica di guida della bici. E un pizzico di sfortuna, che in uno sport in cui si è sempre al limite come il ciclismo incide. Fatto sta che nell'ultima settimana ci sono state numerose cadute, che hanno fatto parecchio rumore perché si sono accanite sui big del gruppo. Sono infatti finiti a terra il numero due della classifica Uci Jonas Vingegaard, il numero tre (Remco Evenepoel) e il numero sei (Primoz Roglic), oltre al numero nove Wout Van Aert. La buona notizia è che nessuno si è fatto male in maniera gravissima, ma di sicuro gli stop saranno di diverse settimane. Il belga del Team Visma Lease A Bike era finito a terra alla "Attraverso il Fiandre", corsa che è un antipasto del Giro delle Fiandre. Il campione belga ha sccusato ben 9 fratture e la sua stagione delle Classiche primaverili si è già chiusa. La buona notizia è che il belga si è già fatto una blanda camminata di 4 km, ma vederlo al via del Giro sarebbe sorprendente.
Mercoledì c'è stata anche la caduta del tedesco Lennard Kamna. Il 27enne tedesco della Bora ha avuto un incidente d’allenamento (si è scontrato con un auto) a Tenerife. Il corridore è in condizioni stabili, è sveglio e in grado di comunicare ma resta in terapia intensiva. Poi la quarta tappa dei Paesi Baschi, dove in una curva ha assaggiato l'amaro sapore dell'asfalto Vingegaard, Roglic, Evenepoel e Jay Vine. Rogla ne è uscito sostanzialmente con uno spavento, più complessa la situazione del danese, di Remco e di Vine, che dovranno pesantemente rivedere i propri programmi anche alla luce dei progressi che faranno nelle prossime settimane.
Fonte: Gazzetta.it