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Copa Libertadores

Il Palmeiras vuole battere anche la storia della Libertadores

Il Palmeiras vuole battere anche la storia della LibertadoresGetty Images
La finale di Libertadores 2021 si gioca all’Estadio Centenario di Montevideo, dove il Palmeiras ha già perso due finali. Il Verdao deve battere anche una serie di tradizioni negative per alzare la Copa.

Il calcio sudamericano si porta dietro un bagaglio di storie, esperienze e tradizioni semplicemente incredibile e ogni anno gli intrecci non mancano. 

Sabato 27 novembre alle 21, in diretta su DAZN, si gioca Palmeiras-Flamengo, la finale di Copa Libertadores che, per la prima volta nella storia, mette di fronte le ultime due squadre ad aver vinto la competizione. 

Dopo un derby brasiliano nella finale di Sudamericana, ne arriva un altro con in palio la Gloria Eterna, come recita lo slogan della Copa. 

Copa Libertadores 2021 07/08/2021

Una vittoria che manca da 4 anni

Per arrivare alla terza Libertadores della propria storia, il Palmeiras deve affrontare una squadra organizzata come il Flamengo. Ad aggiungere pressione al tutto, il fatto che il Verdao non vince contro i carioca da ben 10 partite. 

L’ultimo successo ottenuto sui rossoneri risale infatti al 12 novembre 2017, 34esima giornata del Brasileirao, con un 2-0 arrivato grazie alla doppietta di Deyverson, tutt’ora nella rosa a disposizione di Abel Ferreira. 

In più, le due squadre si sono già incontrate in una finale questa’anno. Lo scorso 11 aprile a Brasilia infatti Flamengo e Palmeiras si sono giocate la Supercoppa brasiliana, con la vittoria rossonera arrivata ai rigori, dopo che Danilo ha fallito il quinto rigore che avrebbe dato il successo agli attuali campioni del Sudamerica. 

Palmeiras Copa Libertadores 2021

Una doppietta che manca da 20 anni

A spiegare bene quanto il Palmeiras sia vicino a un traguardo storico, bisogna sempre andare indietro nel meraviglioso passato del calcio sudamericano. 

L’ultima squadra capace infatti di vincere la Libertadores per due anni di fila è stato il Boca Juniors nel 2000, proprio contro il Palmeiras e che già sognava la doppietta dopo la vittoria del 1999,  e nel 2001 contro il Cruz Azul.

Era il Boca allenato da Carlos Bianchi, con in campo icone come Riquelme e Palermo, ma anche giocatori che hanno poi fatto benissimo in Europa come Walter Samuel e Nicolas Burdisso

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Le uniche altre squadre capaci di ripetersi sono state il San Paolo nel 1992-93, l'Independiente addirittura dal 1972 al 1975 e nel 1964-65, l'Estudiantes dal 1968 al 1970, il Santos 1962-63 e Peñarol 1960-61.

La maledizione del Centenario

La finale verrà giocata all’Estadio Centenario di Montevideo, l’impianto in cui più volte è stata giocata una finale di Libertadores. Quella tra Flamengo e Palmeiras sarà infatti la ventiduesima. 

Al secondo posto con 11 finali ospitate ci sono l’Estadio Nacional di Santiago del Cile e la Bombonera di Buenos Aires. 

Due delle precedenti finali giocate qui nella capitale uruguaiana ha visto protagonista proprio il Palmeiras, sconfitto in entrambi i casi. Il 4 giugno 1961, il Verdao perdeva 1-0 contro il Peñarol con gol di Alberto Spencer, uno dei più grandi giocatori ecuadoriani nella storia del futbol

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Nel 1968 invece, il Palmeiras si arrendeva alla “bella” contro l’ Estudiantes di La Plata. Dopo aver perso 2-1 in Argentina e vinto in casa 3-1 a San Paolo, negli anni in cui il numero di gol segnati non veniva tenuto in considerazione ma solo il numero di vittorie, la terza e decisiva sfida veniva giocata in campo neutro proprio al Centenario con il successo del Pincha per 2-0 il 19 maggio 1968. 

Non c’è due senza tre? I tifosi del Palmeiras sperano proprio di no.