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Il Lombardia

L'ultimo traguardo di Nibali, mito italiano di furore e lealtà

L'ultimo traguardo di Nibali, mito italiano di furore e lealtàDAZN

Siamo all’ultima pagina di uno dei romanzi più belli del ciclismo moderno, senz’altro il best-seller italiano di narrativa del Duemila, scritto sui pedali da uno straordinario scrittore. È letteratura di viaggio, perché la geografia stradale di Vincenzo Nibali è la stessa dei più grandi campioni. Di Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Alberto Contador e poi Chris Froome, unici cinti della Tripla Corona, unici ad aver vinto Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna.

Era la primavera del 2010 quando, seduto sul lungomare di Messina con sua maestà la granita, venne convocato in extremis per la Corsa Rosa, finendo subito sul podio da gregario di Ivan Basso vincitore. Era lo stesso anno e una sera di fine estate quando Nibali salì sul podio di Madrid da campione della Vuelta di Spagna.

Così la sua carriera è costellata di successi nostrani - due volte vincitore del Giro d’Italia, dei Campionati italiani e del Giro e del Lombardia - di trionfi in maglia gialla (Tour de France 2014) e di un capolavoro come la Milano-Sanremo 2018. Con il dono innato dell’immaginazione e un cuore implacabile da inventore di traguardi, Vincenzo Nibali è l’immagine più pura e resistente dell’ultimo ciclismo.

Giro d'Italia 

Il suo primo Giro d’Italia, vinto nel 2013, è un progetto bellissimo e compiuto in maglia rosa sotto la neve delle Tre Cime di Lavaredo, con quel fascino che solo il ciclismo può saldare nella memoria collettiva. E tre anni dopo, Nibali fissa l'impresa rovesciando in due tappe, fra le pendenze assolute delle Alpi, una Corsa Rosa che sembrava ormai presa per crisi di normalità. E se il successo di Risoul, con Scarponi angelo custode sulla Cima Coppi, sembra il colpo di coda del campione ferito su un traguardo d’autore, il giorno dopo Nibali firma la più grande rimonta nella storia dei Grandi Giri. Colle dell’Agnello, Colle della Lombarda e Sant’Anna di Vinadio sono i tornanti dell'epica. Vincenzo ha ali per la tempesta e per l’azzurro.

Giro d'Italia 2013. Vincenzo Nibali vince la tappa delle Tre Cime di LavaredoGetty

Tour de France

Dalla "Piccola Liegi" agli Champs-Élysées per diciannove giorni in maglia gialla, con quattro successi di tappa fra Southern Fells, Vosgi, Alpi e Pirenei... E un miracolo sul pavé di Arenberg per manifesta superiorità, Vincenzo Nibali domina un’intera edizione del Tour de France con Froome e Contador alla grande partenza Oltremanica. Vince la seconda frazione in fuga a Sheffield dopo 9 Gran premi della montagna, danza nel fango sui sassi della Roubaix, scala in solitaria La planche des Belles Filles, trionfa in maglia gialla sulle Alpi di Chamrousse (nel centenario di Bartali) e sul traguardo pirenaico di Hautacam nella tappa del classico Tourmalet. Correva l’anno 2014 e fu un luglio indimenticabile per l’Italia, che non vinceva la Grande Boucle da Pantani '98.

Milano-Sanremo

L’arte di correre sotto la pioggia quando la strada è azzurro tenebra, un sogno pensato fra gli ulivi argentei della Cipressa: il magnifico attacco del Poggio è l’ultimo capolavoro e forse il più grande di Nibali, che nel 2018 vince la Milano-Sanremo con il gesto più carnale nell’estetica del ciclismo. Carezzando curve in discesa, nutrendo la bellissima solitudine della fuga tra due ali di gente innamorata, Vincenzo s’eleva nell’antica contesa delle ruote veloci contro i signori delle classiche, perché la Milano-Sanremo non è solo una gara: è un viaggio rituale delle bici che escono dal letargo planando verso il mare. Ci vuole passione.

Vincenzo Nibali vince la Milano-Sanremo 2018Getty

Giro di Lombardia

La modernità unica di Vincenzo Nibali campione delle Classiche, oltreché dei Grandi Giri, si rivela già nel 2012 quando carezza il sogno della Liegi-Bastogne-Liegi, ma il suo Monumento è il Giro di Lombardia. Nibali lo vince per la prima volta nel 2015 in maglia Tricolore - staccando il gruppo giù in picchiata dal Civiglio per scalare in solitaria il San Fermo della Battaglia - e bissa due anni dopo di ritorno al classico, sullo stesso arrivo, mentre le mani fanno 50: come i successi di una già immensa carriera, diventati 53. Nato in salita, formidabile in discesa, vecchio scattista e nuovo finisseur: Nibali che del ciclismo è stato arte in movimento.

Dopo 570mila chiometri a pedali, di cui 220mila in gara, l’ultimo Lombardia di Nibali sarà in diretta integrale su Eurosport 1, dalla partenza alle 11:00 di Bergamo Alta al traguardo finale di un campione senza tempo. E mentre cadranno le foglie dai tigli sulle rive del Lago di Como, sarà finito un magnifico romanzo di commedia umana del ciclismo. Vincenzo, grazie di cuore, di furore e lealtà.

Vincenzo Nibali vince il suo primo Giro di Lombardia nel 2015Getty