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Bagnaia, operazione sorpasso: il piano di Pecco per annullare la fuga di Martin

Paolo Ianieri
Bagnaia, operazione sorpasso: il piano di Pecco per annullare la fuga di MartinN/A
Le Mans, Montmelo e poi il Mugello: il campione del mondo della Ducati adesso trova le piste giuste per tornare leader. Il feeling con la GP24 moto è ritrovato e ora deve pensare solo ad attaccare

La lotta meravigliosa con Marc Marquez ha fatto scivolare tutto in secondo piano. Quegli ultimi giri del GP di Spagna durante i quali – mentre molti lo immaginavano in difficoltà – Francesco Bagnaia semplicemente aspettava l’inevitabile arrivo di Marc Marquez, attento a non chiedere troppo alle gomme e alla Ducati, per poi piazzare l’affondo decisivo che gli è valso la seconda vittoria stagionale, sono stati l’ultima conferma della grandezza di Pecco. Che in questo avvio di Mondiale non era stato perfetto, con qualche inciampo inaspettato proprio su due piste dove nel 2023 era andato fortissimo, Portimao (doppietta Sprint e GP) e Austin (dominio assoluto il sabato e caduta la domenica mentre era in fuga). Così - soprattutto per “colpa” di Jorge Martin, che ha iniziato l’anno in modo eccellente e in Texas sembrava aver iniziato una minifuga dall’alto dei suoi 80 punti - Bagnaia stava vivendo un momento di difficoltà. Anche se nel confronto coi primi 3 GP 2023, il torinese aveva solo 3 punti di meno.

Jerez, in questo senso, ha cominciato a rimettere un po’ le cose a posto anche a livello di classifica generale, con Pecco che dopo il viaggio nella ghiaia della Sprint di sabato, “accompagnato” non troppo gentilmente al suolo da un’entrata di Brad Binder, domenica ha vinto due volte. La gara, ed è il terzo anno di fila che l’attico del podio andaluso è cosa sua. E la battaglia con Marquez che tutti aspettavamo da quando, in autunno, Marc aveva scommesso sulla Ducati di Gresini.  Un duello vero, maschio, senza timori reverenziali, rude ma senza scorrettezze, sorpassi e controsorpassi tra due campioni, il re di oggi e quello che fu. Il quale finito l’apprendisato sulla rossa sta lavorando sui minimi dettagli (dopo la caduta di Austin è tornato a utilizzare la leva freno standard di Brembo, pensata per chi, come lui, frena con un dito) per tornare protagonista. E poi, è l’aspetto di cui si è parlato di meno nel dopogara, c’è una classifica che col primo stop di Martin, caduto sotto la pressione asfissiante di Bagnaia, è cambiata molto.

Perché, se lo spagnolo della Pramac resta al comando della generale, i 25 punti permettono a Pecco di tornare primo inseguitore: il rivale con cui nel 2023 ha lottato per il titolo fino all’ultimo, adesso è lontano “solo” 17 punti, con la terza GP24, quella di Enea Bastianini, che perde una posizione ma risale a 22 punti dalla vetta, uno davanti a Pedro Acosta, con Maverick Viñales e Marquez non lontani. E adesso arrivano in rapida successione tre piste, Le Mans, Montmelò e Mugello, dove Pecco può immaginare “l’Operazione Sorpasso” ai danni di Martinator.  Pecco è andato spesso molto forte su tutti i tre prossimi circuiti, belli quanto diversi: grandi frenate, ripartenze e curve ad alta percorrenza Le Mans; poco grip, cambi di direzione e rettilinei, il Montmelò; alta velocità, saliscendi, curve cieche e continui cambi di ritmo con curve da raccordare il Mugello. Ma con l’esclusione del GP d’Italia, che da due anni porta la sua firma, Pecco non ha mai raccolto quanto seminato. Quest’anno la musica cambierà? Di certo, le difficoltà di adattamento a una GP24 che, per quanto un passo avanti rispetto alla GP23, ha avuto bisogno di un po’ di “rodaggio”, ha contribuito alle difficoltà in Portogallo e Texas.

Ma, se c’è da credere alle parole di Bagnaia dopo la vittoria — e non c’è motivo per non farlo —, quella fase sembra conclusa. Il miglior tempo venerdì nella prequalifica lo testimonia, a dispetto dell’esito della qualifica condizionata dall’asfalto umido, con Pecco che dopo la prima giornata sapeva di avere tra le mani la moto per vincere. È un attaccante, Bagnaia, ma di quelli sornioni, che all’inizio non vedi, impegnati a capire come e cosa migliorare sulla moto, per poi, finito il lavoro sporco, diventare letali. In questo, Martin è esattamente l’opposto, esplosivo sin dai primi giri, come dicono le 11 Sprint vinte su 23 disputate. È proprio sulla gara breve che in questo momento Pecco, “pilota della domenica”, deve concentrarsi, per erodere ulteriori punti al rivale. Che domenica, esattamente come nel finale dello scorso anno, ha ceduto sotto la pressione incalzante e ossessiva di Bagnaia. Uno che, al contrario, proprio quando sembra essere nell’angolo tira fuori il meglio di sé. Velocità, reattività e nervi: è il piano di Pecco per annullare il distacco nelle prossime due gare. Perché poi arriverà il Mugello e...

Fonte: Gazzetta.it