Il terzo posto a Mandalika tutto sommato soddisfa Francesco Bagnaia. Non tanto per le difficoltà trovate, quanto perché permette al campione del mondo, anche grazie alla vittoria nella Sprint di ieri, di guadagnare qualche punticino a Jorge Martin in un weekend dove non pensava di riuscirci. "Se consideriamo l'inizio del weekend sono soddisfatto - ha detto il piemontese della Ducati ufficiale - non pensavamo di riuscire a recuperare punti su Martin. Dopo la gara di ieri avevo molta confidenza ed ero sicuro di poter fare una buona partenza, ma così non è stato".
Proprio la partenza è stato un momento negativo per il campione del mondo in carica della MotoGP: "È stata una gara davvero molto difficile. In partenza la moto ha "spinnato" un'altra volta e ho perso posizioni. È la quinta partenza consecutiva in cui faccio fatica. È un dettaglio che va migliorato: una buona partenza può farti vincere le gare. Nel warm up mi sono trovato bene con la gomma media quando ho fatto l'ultimo giro. La gara è stata una gabbia di matti, ad un certo punto ho subito parecchi sorpassi. La nostra moto è estremamente competitiva, ma ci mette qualche giro in più a dare temperatura alla gomma posteriore. Quando parti dietro fai più fatica a metterla in temperatura. Dobbiamo capire cosa ci sta succedendo nelle partenze: ultimamente la moto mi scivola sempre e perdo posizioni. Il risultato è comunque positivo se pensiamo alle difficoltà avute oggi. I sorpassi? Ho faticato a superare Bezzecchi, perché la Ducati 2023 ha maggiore trazione. Superare Morbidelli poi con la mia stessa moto è stato più semplice".
Jorge Martin, invece, esce da questo fine settimana più che soddisfatto. L'anno scorso qui era caduto, probabilmente mettendo fine ai sogni di gloria. Quest'anno la scivolata è arrivata ma nella Sprint, poi in gara una prestazione superba e una vittoria che gli consente di restare a +21 su Bagnaia, perdendo solo 3 punti e con una gara in meno da correre: "Questa non è una vittoria normale - ha detto Martinator - era difficile andare così forte dopo la caduta dell'anno scorso e di ieri. Pensavo all'errore in ogni curva e avevo qualche dubbio. Acosta mi ha messo un po' di pressione, ma abbiamo fatto un ottima gara. Sono felice non tanto per il risultato, ma per il mio riscatto dopo una situazione psicologica complicata. Dopo 13 giri mi sono tornati in testa i fantasmi dello scorso anno. Ogni volta che passavo alla curva 16, cercavo di guidare con grande calma. Quello che perdevo da Acosta, lo recuperavo poi in altre zone della pista. Sono riuscito a mantenere un passo costante e un buon gap. Devo avere più testa: ieri sono stato troppo ottimista e sono caduto. L'obiettivo finale non è solo vincere, ma crescere continuamente anche come persona".
Fonte: Gazzetta.it