Error code: %{errorCode}

Motori

F1 Abu Dhabi, Norris regala alla McLaren il Mondiale Costruttori. Ferrari, doppio podio amaro

Massimo Brizzi
F1 Abu Dhabi, Norris regala alla McLaren il Mondiale Costruttori. Ferrari, doppio podio amaroN/A
Lando vince, il team di Woking conquista il nono titolo a squadre della propria storia: Sainz secondo, Leclerc terzo dopo una rimonta furibonda. Il Cavallino lotta ma la rimonta sfuma nonostante l'incidente di Piastri al via

La McLaren torna sul trono della F1 e la Ferrari deve rimandare la festa iridata. Il GP di Abu Dhabi, tappa finale del Mondiale 2024, incorona il team di Woking che conquista il titolo Costruttori per la nona volta nella storia, come non gli riusciva dal 1998, dai tempi di Mika Hakkinen e David Coultrard. Sul circuito di Yas Marina vince Lando Norris, che chiude il 2024 da vicecampione del mondo grazie al suo quarto successo stagionale, davanti alla coppia Ferrari formata da Carlos Sainz (2°) e Charles Leclerc (3°). La vittoria di Norris, con Jannik Sinner a sventolare la bandiera a scacchi, suggella il trionfo della McLaren dopo una partenza con il giallo per uno scontro fra Verstappen e Piastri alla prima curva che fa sprofondare l'australiano in fondo al gruppo (chiuderà decimo, con Max sesto), ravviva la corsa e accende le speranze della Ferrari.

Per il Cavallino la rincorsa iridata, già complessa per i 21 punti da recuperare alla vigilia e ulteriormente complicata con la retrocessione a fondo griglia di Charles Leclerc, eliminato in Q2 e penalizzato di 10 posti, si riapre parzialmente per la collisione che coinvolge Piastri al via. Il cuore però non è sufficiente. La rimonta gagliarda di Leclerc, che conquista con temperamento un podio impensabile alla vigilia, e la solidissima prestazione di Sainz non bastano:  Norris disputa una gara da front runner impeccabile, mai impensierito nella sua azione, portando alla McLaren un alloro meritato.

La gara ha regalato la maggiore emozione al via, con Verstappen che si infila, Piastri che chiude e i due che si toccano e devono rimontare dalle retrovie. Fra qualche guizzo (Gasly), la grande rimonta di Leclerc, già ottavo al 2° giro con sorpassi micidiali in avvio, gli improperi di Verstappen per la penalità di 10" ricevuta ("Stupidi idioti") e il ritmo del battistrada Norris, si arriva ai pit stop, unica variabile possibile a uno spartito ben definito. I cambi gomme non stravolgono ritmo e gerarchie: Norris prosegue la sua marcia, le rosse gli si portano alle spalle in agguato, pronte ad approfittare di un eventuale inconveniente, e Hamilton si prende di forza il 4° posto. Norris brinda ("Abbiamo fatto un lavoro incredibile, pensando a come abbiamo recuperato, e sono molto fiero di tutti: chiudere la stagione così è perfetto, io ho commesso degli errori, ma ho anche imparato tanto"), ma ci sono applausi per tutti, bollicine per i tre del podio e complimenti per chi ha sollevato i trofei. Sipario.

La scuderia di Woking raccoglie quindi i frutti del lavoro di un gruppo di lavoro guidato dal team principal italiano Andrea Stella, che si compiace per il successo ma fa i complimenti ai vinti: "È stata una bella lotta, decisa da dettagli, fra due team che avrebbero meritato entrambi: congratulazioni alla Ferrari. Il nostro successo è frutto di un investimento di anni di lavoro, costruito su mentalità vincente e resilienza". La gara di Abu Dhabi segna l'addio di Sainz al Cavallino, che chiude il suo quinquennio in Ferrari con 4 vittorie, 6 pole, 25 podi e l'impronta di una professionalità rara a trovarsi. Saluti anche per Hamilton, che si congeda dalla scuderia Mercedes con un 4° posto di orgoglio da 16° in griglia, la soddisfazione di aver superato il compagno Russell all'ultimo giro, il prestigio di un sodalizio quasi insuperabile (6 Mondiali e 84 vittorie) e la voglia di continuare a vincere con la Ferrari, sua sposa dal 2025.

Fonte: Gazzetta.it