A due gare dal termine, il campionato IndyCar 2021 non smette di regalare sorprese. L’ultima prova andata in scena sul circuito di Portland, Oregon, ha visto trionfare per la terza volta in stagione Álex Palou, che si è ripreso la testa della classifica generale grazie a una strategia rivelatasi vincente.
Neanche il tempo di godersi la vittoria, rimuginare sugli errori o fare calcoli che già si torna in pista, questa volta a Laguna Seca per il GP di Monterey.
La classifica
Cambia ancora il leader della classifica, con un testa a testa tra Palou e O'Ward che promette scintille per il rush finale della stagione.
Palou
Palou torna in testa alla classifica a quota 477 punti. La concorrenza è spietata, ma il giovane pilota catalano sta dimostrando di poter stare davanti a tutti.
O'Ward
Il quattordicesimo posto di Portland gli fa perdere il primato della classifica, che ora dista 25 punti. Il messicano dovrà lottare con le unghie e con i denti per riprendere Palou.
Newgarden
Alla quinta stagione col Team Penske, lo statunitense si trova al terzo posto in classifica a quota 443 punti.
Dixon
Dalle sue parole dopo la gara di Portland, il campione in carica sembra aver alzato bandiera bianca. A due gare dal termine, il gap di 49 punti dalla vetta lo tiene ancora in vita per il titolo, ma le possibilità sono davvero risicate, anche se nell’IndyCar non bisogna mai dare nulla per scontato.
La classifica completa
Questa la classifica completa aggiornata dopo il GP di Portland:
Posizione | Pilota | Punti |
1 | Álex Palou | 477 |
2 | Patricio O'Ward | 452 |
3 | Josef Newgarden | 443 |
4 | Scott Dixon | 428 |
5 | Marcus Ericsson | 402 |
6 | Colton Herta | 348 |
7 | Graham Rahal | 342 |
8 | Will Power | 332 |
9 | Simon Pagenaud | 329 |
10 | Alexander Rossi | 299 |
11 | Takuma Sato | 297 |
12 | Rinus VeeKay | 291 |
13 | Scott McLaughlin | 268 |
14 | Jack Harvey | 266 |
15 | Romain Grosjean | 230 |
16 | Ryan Hunter-Reay | 230 |
17 | Sébastien Bourdais | 218 |
18 | Conor Daly | 212 |
19 | Ed Jones | 195 |
20 | James Hinchcliffe | 194 |
21 | Felix Rosenqvist | 177 |
22 | Santino Ferrucci | 146 |
23 | Hélio Castroneves | 141 |
24 | Dalton Kellett | 130 |
25 | Max Chilton | 110 |
26 | Ed Carpenter | 107 |
27 | Tony Kanaan | 96 |
28 | Jimmie Johnson | 82 |
29 | Sage Karam | 53 |
30 | Juan Pablo Montoya | 53 |
31 | Pietro Fittipaldi | 34 |
32 | Oliver Askew | 30 |
33 | J. R. Hildebrand | 30 |
34 | Cody Ware | 26 |
35 | Marco Andretti | 22 |
36 | Christian Lundgaard | 19 |
37 | Ryan Norman | 10 |
38 | Simona de Silvestro | 10 |
39 | Stefan Wilson | 10 |
40 | Charlie Kimball | 8 |
41 | Kevin Magnussen | 7 |
42 | Callum Ilott | 5 |
43 | R. C. Enerson | 5 |
La storia del circuito di Laguna Seca
Laguna Seca evoca momenti epici, soprattutto per gli amanti delle due ruote. Il circuito sorge a 12 km da Monterey, California, e si trova a 250 m sul livello del mare.
Le origini
Il territorio adiacente al circuito iniziò a svilupparsi nel 1867, con la fondazione del vicino Ranch Laguna Seca, che opera ininterrottamente da oltre 150 anni.
La prima gara
La pista è stata costruita nel 1957 con 1,5 milioni di dollari raccolti da imprese e privati locali. Nel 1974 la proprietà fu ceduta al Monterey County Parks Department e continua a far parte del sistema di parchi dell’area.
La prima gara, disputata il 9 novembre 1957, fu vinta da Pete Lovely alla guida di una Ferrari. Negli anni la pista ha ospitato una marea di discipline motoristiche, dalla Formula 5000 all’IndyCar, dalla Superbike al Motomondiale.
Le modifiche al tracciato
Negli ultimi vent’anni il tracciato ha subito modifiche significative per soddisfare i requisiti di omologazione di sicurezza in continua evoluzione della FIM e della FIA. Le modifiche includono l’estensione per soddisfare i criteri di lunghezza minima della pista della FIM per gli eventi MotoGP. I resti della vecchia configurazione sono ancora visibili dal parcheggio tra le curve due e cinque.
L'uscita dal calendario e il ritorno
Il circuito di Laguna Seca ha fatto parte del campionato automobilistico americano a ruote scoperte dal 1983 al 2004, quando l’appuntamento è stato sostituito dal Gran Premio di San Jose. Nel 2008 avrebbe dovuto tornare nel calendario, ma la successiva fusione di Champ Car e IndyCar ha portato alla cancellazione della gara. Il 17 luglio 2018, l’IndyCar ha annunciato il ritorno delle corse a Laguna Seca, con la gara che si è tenuta un anno dopo.
Le caratteristiche del circuito di Laguna Seca
La lunghezza totale del circuito è di 3,610 km e si snoda su 12 curve, la più famosa delle quali è rappresentata dalla combinazione tra la curva 8 e la 8A: l’iconico "Cavatappi", o Corkscrew, come lo chiamano da quelle parti, una spettacolare chicane in cima alla collina che si snoda su di un dosso molto ripido. È considerata una delle curve più impegnative del mondo degli sport motoristici, con una pendenza fino al 16%.
Si tratta di un tracciato in cui concludere sorpassi è tutt’altro che semplice, anche perché ci sono pochi punti adatti per tentare un attacco.
I record del circuito di Laguna Seca
Questi i numeri fatti registrare sul circuito di Laguna Seca:
- Il record ufficiale del circuito appartiene a Hélio Castroneves, con il tempo di 1'07''722 stabilito nel 2000
- Il record non ufficiale, invece, è stato fatto registrare da Marc Gené, con il tempo di 1'05''786 stabilito nel 2012
Programmazione IndyCar, si corre il 19 settembre
Il Grand Prix IndyCar di Monterey 2021 sarà trasmesso in diretta su DAZN domenica 19 settembre a partire dalle ore 21:00.
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