Per battere un grande Charles Leclerc ci voleva un grandissimo rivale: quello che è stato oggi Oscar Piastri. Il 23enne australiano della McLaren si è ufficialmente iscritto nel club dei piloti di riferimento della F1, vincendo a Baku un GP di Azerbaigian davvero emozionante, incerto fino alla fine. Un successo totale quello di Piastri, frutto di una prima parte di gara accorta, di un magistrale attacco in staccata a Leclerc dopo la prima sosta e di una difesa da manuale per oltre 30 giri, con la Ferrari del monegasco che, come un mastino alle caviglie del rivale, ha fatto di tutto per azzannare il fuggitivo. La McLaren si è però confermata la vettura di riferimento sul passo gara e nelle mani del giovane talento di Melbourne, alla seconda stagione in F1 e alla seconda vittoria della carriera, ha ribadito di essere la candidata più forte alla vittoria del costruttori, dove oggi si è consumato il sorpasso in classifica alla Red Bull (476 a 456). Per il titolo piloti la situazione è invece più complessa. Perché Lando Norris, quarto dietro a George Russell, ha preso oggi pochi punti a un anonimo Max Verstappen, sempre afflitto dai problemi della sua Red Bull. L’olandese ha limitato i danni chiudendo quinto, ma il suo margine di vantaggio è di 59 punti sull'inglese a 7 gare dalla fine. Per niente rassicurante. Sesto posto per Fernando Alonso davanti alle due ottime Williams di Alex Albon e Franco Colapinto. Nono Lewis Hamilton, che ha cambiato power unit ed è partito dai box. Gloria anche per Oliver Bearman, che con la Haas ha chiuso decimo, diventando il primo pilota della storia della F1 a conquistare punti con due macchine diverse alle prime due gare della carriera. La Ferrari e Leclerc non sono riusciti a bissare Monza. Ma il Cavallino può comunque sorridere perché sia con la gomma media, sia con la gomma dura, la SF-24 ha mostrato un grande passo in gara e questo fa ben sperare. Resta il rammarico di una gara condotta al comando dalla pole fino al momento del primo pit stop, con una macchina ben bilanciata nella combinazione gomme medie/pieno di benzina. Poi, quando si è passati alle dure, la McLaren ha portato immediatamente l’attacco con un sorpasso in fondo al rettilineo che ha evidenziato tutta la potenza del Drs di Woking. Ma Piastri non è scappato. Leclerc gli è rimasto incollato tentando in ogni modo il contro-sorpasso, grazie a una macchina migliorata anche nello stint sulla gomma preferita dalla McLaren. Se non è una svolta tecnica, poco ci manca. Ed è interessantissimo per il finale di questo campionato. Negli ultimi 5 giri, comunque, Piastri è riuscito a uscire dal Drs della Ferrari, a dimostrazione dell’ottima gestione delle gomme, oltre che si una guida senza sbavature sotto pressione, qualità che contraddistingue i grandi piloti. Unico neo di questa gara l’incidente a un giro dalla fine tra Carlos Sainz e Sergio Perez. Il messicano, che era terzo, ha provato ad attaccare Leclerc che ormai aveva perso contatto con Piastri. Il messicano è andato un pelo largo e ha lasciato la porta aperta a Sainz, che in uscita di curva due è passato meno bene di Perez che lo ha affiancato. Con Perez pronto a infilarsi all’interno di curva 3, Carlos ha probabilmente tentato di difendere la posizione, ma le due monoposto si sono toccate e agganciate, finendo contro il muretto. Virtual Safety Car e gara conclusa. L’impressione è che l’impercettibile spostamento di Sainz verso sinistra, con Perez già pronto al contro-sorpasso, abbia favorito l’incidente. La direzione gara non ha però ravvisato irregolarità predominanti da parte di entrambi, sottolineando pure che Perez avrebbe avuto l'opportunità di evitare collisioni, avendo una visuale migliore dello spagnolo. Incidente di gara, in sostanza. Un peccato per entrambi che si stavano giocando un bel terzo posto, finito nelle mani di Russell. Domenica prossima si torna in pista a Singapore, questo Mondiale è più vivo e incerto che mai.
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Insuperabile Piastri: tiene dietro Leclerc e vince a Baku. Scontro Sainz-Perez nel finale, terzo Russell
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