La pace armata nel box Red Bull potrebbe essere sul punto di interrompersi. Le frizioni tra il team principal Christian Horner, supportato dalla proprietà thailandese della Red Bull, e la controparte austriaca-olandese rappresentata da Helmut Marko e dall’entourage di Verstappen, erano state messe da parte dopo la doppietta di Gedda per garantire che tutti remassero nella stessa direzione in questo avvio di campionato. In molti però sospettano che la calma sia solo apparente e che le due parti in commedia non solo dialoghino poco o niente, ma che aspettino il momento giusto per mettersi reciprocamente in difficoltà. Il che diventa un problema quando c’è da sedersi per pianificare il futuro a breve e medio termine della scuderia: nuove indiscrezioni dalla Germania ipotizzano che il prossimo terreno di scontro sia in tema mercato piloti per il 2025…
La notizia lanciata dai tedeschi di F1-Insider – tra i primi a riportare, quasi due mesi fa, la notizia dell’indagine interna a carico di Horner per le presunte molestie nei confronti della sua collaboratrice – è che il team principal sarebbe vicino all’ingaggio di Fernando Alonso per la prossima stagione. Un colpo di mercato a effetto, perché così la Red Bull si assicurerebbe le prestazioni di un pilota espertissimo e super talentuoso, ancora veloce e affamato a dispetto dei quasi 43 anni d’età. Ma anche una mossa che viene letta come un (altro) dispetto tra le due fazioni che governano il team: la scelta di Horner di puntare su Alonso, che in pochi dubitano sia capace di vincere il titolo al volante di una macchina come questa Red Bull, può infatti essere un modo per mettere pressione su Marko e Verstappen. Non che Super Max avrebbe timore a confrontarsi con Fernando, con cui peraltro va umanamente molto d’accordo, ma l’eventuale ingaggio anticipato di un due volte campione del mondo apparirebbe come un messaggio chiaro da parte di Horner ai rivali interni, affermando la tesi di una Red Bull che può continuare a vincere anche qualora Verstappen dovesse lasciare Milton Keynes. Nel caso remoto in cui invece la tregua si dovesse evolvere in una pace definitiva, e alla fine le due parti dovessero riconciliarsi rispettando il contratto che lega Max alla Red Bull fino al 2028, Alonso formerebbe con il campione in carica un team da sogno prendendo il posto di Sergio Perez (il cui accordo è in scadenza a fine stagione).
Anche l'eventuale opposizione della Honda, che fornisce le power unit alla Red Bull e ha dei trascorsi polemici con Alonso dai tempi della McLaren, non dovrebbe essere un ostacolo insormontabile, visto che dal 2026 i giapponesi daranno i loro motori all'Aston Martin. Non è peraltro la prima volta che Fernando viene accostato al team di Milton Keynes: già l’anno scorso, quando la lotta di potere interna al box non era ancora di dominio pubblico, si era molto parlato dell’ipotesi di vedere lo spagnolo di fianco a Verstappen già nel 2024, anche se la notizia era subito stata smentita dai diretti interessati (e poi anche dai fatti). Non è un mistero comunque che Horner ne sia da sempre un grande estimatore: sempre secondo F1-Insider, il boss del muretto Red Bull avrebbe provato a ingaggiarlo già nel 2014 con l’obiettivo di formare un dream team con lo storico rivale Sebastian Vettel, anche se alla fine era prevalsa la “linea verde” di Marko e Mateschitz che avevano spinto per la promozione di Daniel Ricciardo dalla Toro Rosso.
Fonte: Gazzetta.it