Pronti via, ed è tutto come l’anno scorso. Lo scatto iniziale è di Jorge Martin, che si aggiudica la Sprint Race del GP del Qatar, apertura del Mondiale 2024 della MotoGP, ribadendo la sua forte attitudine per la gara breve del sabato, un suo marchio di fabbrica. Lo spagnolo della Ducati Pramac negli 11 giri in programma a Losail detta l’andatura fin dalla pole e con passo sicuro conquista il decimo successo nelle Sprint: l’uomo del sabato è lui. 10 successi di specialità. Alle sue spalle ecco la Ktm di Brad Binder, che ha provato a tenere la scia di Martin mettendogli anche pressione, ma non ha mai avuto la chance dell’attacco, ed Aleix Espargaro, terzo con un’Aprilia risalita alla distanza. Pecco Bagnaia si ferma ai piedi del podio, buttato giù dal terzo gradino dallo spagnolo di Noale con un sorpasso al penultimo giro che ha evidenziato il buon ritmo delle RS-GP alla distanza, indizio di sincerità nella tenuta delle gomme.
Gli osservati speciali, Marc Marquez e Pedro Acosta chiudono con il sorriso. Lo spagnolo della Ducati Gresini è 5° dopo una gara condotta a ridosso delle posizioni del podio e un errore nel finale che gli fa perdere la posizione nel duello con Espargaro, ma chiude a 2 soli decimi da Bagnaia; il rookie della GasGas è 8° con personalità, quindi a punti (2) alla sua prima gara, seppure breve, in MotoGP: chi ben comincia... Completano i piloti arrivati a punti, Enea Bastianini, 6° e in ombra con la Ducati dopo delle qualifiche che facevano presagire un rendimento migliore; 7° Alex Marquez, con la seconda Ducati Gresini, e 9° Maverick Vinales: lo spagnolo coglie un punto, ma è rimasto lontano, come rendimento, da quello del suo compagno in Aprilia, Espargaro. Gara lineare, tutti con doppia mescola media, mentre Jack Miller opta per la soft davanti. Al via lo scatto è regolare, Martin va in testa e detta l’andatura con Binder incollato e insidioso. Dietro risale Bagnaia, mentre Di Giannantonio finisce la sua prima gara con la VR46 a terra: il suo volo alla curva 10 è da brividi perché resta in pista ed è schivato per un pelo dal resto del gruppo. Martin detta il passo su Binder e Bagnaia, da dietro risale Espargaro che batte Marquez dopo un errore e conquista anche il podio. Sul traguardo brinda Martin, che dimostra di non aver risentito del contraccolpo psicologico dello scorso Mondiale, perso all'ultima gara contro Bagnaia, ma pure Ktm e Aprilia hanno di che rallegrarsi.
Per Bagnaia c'è il tempo di rifarsi e Marc Marquez ha assaporato quelle posizioni di vertice che inseguiva da tempo. Male Marco Bezzecchi, 11° con la Ducati VR46 e mai competitivo, davanti a Fabio Quartararo con la prima delle moto giapponesi, la Yamaha, che è ancora molto distante dal vertice. In grande affanno Luca Marini, ultimo a 25" con la Honda, mentre il suo compagno Joan Mir è 15° e Franco Morbidelli 20°. Ultima notazione per il tempo di gara: 11" più rapido della Sprint di Losail dello scorso anno. Fa 1" di guadagno al giro in un inverno di lavoro: non si intravedono i limiti di questa MotoGP ipertecnologica.
Fonte: Gazzetta.it