Brivio apre la sua analisi riconoscendo la superiorità degli avversari: "Ovviamente ora, in MotoGP, Ducati è molto forte. Ha dominato il campionato dello scorso anno ed è la moto che tutti vogliono battere. Ma penso che Aprilia sia in un’ottima posizione per sfidarla, così come Ktm. È molto emozionante provare a lottare contro i più forti". Inoltre Davide pone l'attenzione su un altro aspetto: "Con la moto 2024 c'è stato un lavoro accurato sull'aerodinamica. Da quello che ho potuto vedere, altri team hanno copiato Aprilia. Questo è indicativo". E soprattutto rafforza una convinzione: "Siamo nella condizione di essere un serio avversario per Ducati. Naturalmente loro hanno impiegato molti anni per arrivare al vertice. Speriamo che Aprilia stia seguendo la stessa strada, senza sottovalutare gli altri".
Brivio è alla terza esperienza da team principal dopo le avventure con Yamaha e Suzuki. La crisi dei marchi giapponesi in MotoGP è notevole, ma non irreversibile dal suo punto di vista: "Per il momento sia la stessa Yamaha che la Honda sono sulla via del recupero. Noi dobbiamo sfruttare il vantaggio in questo momento, prima che si riprendano completamente". Recuperare non è così facile anche perché il Motomondiale risulta profondamente cambiato rispetto all'epoca dei trionfi di Brivio con Valentino Rossi o Joan Mir: "Mi sembra che richieda un approccio diverso rispetto a qualche anno fa, quando le moto si evolvevano lentamente. Ora i passi da compiere sono molto più grandi e di conseguenza è molto più difficile per il pilota adattarsi a tutte queste cose".
Brivio porta l'esempio del proprio pilota Miguel Oliveira, passato in un inverno dal modello 2022 al 2024: "Si sente quasi come se avesse cambiato marchio. Sembra un grande salto. E questo dice quanta differenza c’è tra una moto e l’altra, nel giro di uno o due anni". Sprint Race brillante, gara lunga opaca: l'Aprilia ammirata nel primo round del Mondiale MotoGP 2024, in Qatar, ha offerto indicazioni contrastanti. Davide Brivio, però, è sicurissimo: la casa costruttrice italiana può legittimamente ambire a un ruolo di primissimo piano. Anzi, il team principal della formazione Trackhouse è convinto che ci sia il potenziale per sfidare apertamente la regina della top class, ovvero Ducati. Lo ha spiegato in un'intervista al portale Crash.net, appena prima dell'esordio stagionale.
(fonte Gazzetta.it)