La McLaren in Ungheria ha messo a segno la 49esima doppietta della sua storia, un risultato che mancava da Monza 2021 e che ha messo in chiaro le ambizioni del team di Woking nella lotta al mondiale. Eppure, a stonare con le celebrazioni generali c’era un Lando Norris scuro in volto e con ben poca voglia di festeggiare. L’inglese, partito dalla pole, ha perso la leadership del GP ai danni del compagno di box Piastri sin da curva uno, concludendo la corsa proprio alle spalle dell’australiano. Un episodio che, ormai, non può più definirsi un caso. Quella dell’Hungaroring è la terza partenza al palo per Norris, la quinta considerando anche le gare sprint, e in nessuna di queste occasioni l’inglese è riuscito a convertire la pole in vittoria. Dopo una ventina di tornate da leader, Norris ha poi ceduto la posizione al compagno, seguendo le indicazioni impostegli via radio dal suo ingegnere ed evitando di creare una spaccatura interna al team. “Non meritavo di vincere a causa della mia partenza”, commenterà deluso l’inglese al termine del GP. La consapevolezza, infatti, è quella che l’ennesimo errore al via gli sia costato la vittoria, costringendo poi il team a “restituire” la prima posizione a Piastri dopo le soste.
La MCL38, da Miami, è la migliore vettura del lotto, eppure la scuderia di Woking ha saputo cogliere solamente due successi di tappa. Se si vuole puntare a battere Verstappen e la sua Red Bull la squadra ora ha bisogno di un Norris in versione “mondiale”: con undici gare ancora da disputare, ogni errore può risultare decisivo. Estendendo la statistica alle 9 prime file ottenute in carriera da Lando, solamente nell’edizione 2024 del GP di Miami il pilota della McLaren è riuscito a concludere sul gradino più alto del podio. L’inglese vanta, così, una percentuale di successi partendo dalle prime due posizioni poco superiore all’11%. Un dato che sa di occasione sprecata e di cui Norris è ben consapevole. Non a caso, subito dopo la pole ottenuta nel sabato ungherese, l’inglese si è limitato a una fredda pacca sulla spalla nei confronti di Piastri, conscio che domenica avrebbe dovuto sfatare quello che sta diventando per lui un vero e proprio incubo. E invece al via è stato proprio l’australiano ad avere la meglio, con Norris sopravanzato anche da Verstappen. Riconquistata la posizione sull’olandese, le speranze di vittoria del numero 4 sembravano ormai ridotte all’osso, quantomeno sino al giro 44 quando, grazie a un pit stop anticipato rispetto a Piastri, l’inglese si è ritrovato in prima posizione.
Fonte: Gazzetta.it