Carlos Sainz sembra pronto al rientro in Australia, dopo che un'appendicite lo ha costretto al forfait nell'ultimo GP in Arabia Saudita. Lo spagnolo sarà sottoposto a dei nuovi controlli medici dopo la seconda sessione di prove libere del venerdì, ma si è detto fiducioso riguardo le sue condizioni: "La prima settimana è stata complicata, ma ora le mie condizioni migliorano di giorno in giorno. Sono fiducioso di poter salire in macchina". Si tratterebbe di un rientro non scontato, considerato che il pilota della Ferrari ha subito un intervento chirurgico meno di due settimane fa. Se i medici daranno l'ok, Sainz salirà nuovamente in macchina poco tempo dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico. Lo spagnolo ha sottolineato che il suo stato di forma non sarà quello ottimale: "Non sarò al massimo della condizione. Quella la ottieni allenandoti 10 giorni e svolgendo le sessioni al simulatore, attività che in queste settimane non ho potuto fare. Domani dopo le Libere vedremo come sto, ma ho delle buone sensazioni".
Sainz ha parlato anche delle prestazione di colui che l'ha sostituito a Gedda, ovvero il 18enne Oliver Bearman, capace di chiudere in settima posizione al suo esordio in Formula 1: "Fare da spettatore è sempre dura, soprattutto quando la monoposto ha ritmo come a Gedda. Diventa facile pensare ai punti persi. Ho cercato di aiutare Bearman per quanto possibile. Lui è stato molto bravo, soprattutto a gestire la pressione". Lo spagnolo ha dichiarato di sentirsi pronto a salire in macchina, ma che non forzerà nel caso non dovesse sentirsi in condizione: "Non sono stupido. Se non mi dovessi sentire nelle condizioni necessarie a correre, allora alzerò il braccio e riposerò ancora. Ho un piano concordato con la Fia. I medici della Federazione stanno controllando i miei progressi, domani farò un altro check". Sainz, dunque, non esclude del tutto la possibilità di un secondo forfait consecutivo: in caso di rinuncia, Oliver Bearman avrà la possibilità di disputare il suo secondo GP consecutivo sulla rossa.
Fonte: Gazzetta.it