Missione compiuta, ma con qualche brivido. Lando Norris ha dominato e vinto il GP di Singapore che non poteva e doveva fallire. Non poteva perché era una delle ultime occasioni di recuperare punti in classifica a Max Verstappen. E non doveva perché con questa super McLaren sarebbe stato un delitto non farcela. Lando l’ha portata a casa, ma non senza qualche rischio perché in un paio di occasioni, con un vantaggio superiore ai 25 secondi, ha rischiato di sbattere e mandare all’aria un weekend che ha tenuto in pugno dalla seconda sessione di prove libere. C’è però anche un’altra morale al termine di questa gara, ed è il sorriso a 32 denti di Max Verstappen, secondo al traguardo. Un sorriso che la dice lunga sulla situazione iridata. L’olandese ha minimizzato da campione i danni, intesi come una Red Bull che non ha più il passo vincente di inizio stagione. Questi 18 punti gli consentono di restare a +52 a 6 gare dalla fine. Il margine non è rassicurante, ma dalla prossima gara di Austin nuovi sviluppi alla RB20 gli daranno strumenti per difendersi meglio, quanto basta per sperare ed essere più allegri con questo secondo posto. Sul podio il vincitore di Baku, Oscar Piastri, autore di un’altra gara solidissima che consente alla McLaren di allungare ulteriormente nel costruttori.
Quarto posto per la Mercedes di George Russell, quinto per la Ferrari di Charles Leclerc. Il Cavallino può recriminare per la brutta qualifica di ieri perché partire dalla nona posizione è stata, come si temeva, una condanna. Charles ha dovuto correre una prima parte di gara dietro all’Aston Martin di Fernando Alonso. Poi, dopo il pit stop, su gomma dura ha mostrato un passo davvero interessante, che gli ha consentito di saltare la Mercedes di Hamilton e braccare Russell nel finale. Anche Carlos Sainz si è dato da fare e ha chiuso 7°. Se le rosse fossero riuscite a partire più avanti avrebbero sicuramente potuto infastidire Red Bull e Mercedes. Probabilmente non Norris. Un’altra delle notizie di questo GP è stata la mancata uscita della Safety Car, sempre subentrata negli ultimi 7 anni. Norris ha così vinto dalla pole, senza sbagliare lo start, finalmente. Poi ha solo dovuto gestire la sua macchina perfettamente incollata all’asfalto, gentile con le gomme e capace di fargli raggiungere quasi 30 secondi su Verstappen prima dell'unico pit stop. La sosta non ha cambiato le gerarchie, salvo la bella rimonta di Leclerc. A punti anche Fernando Alonso (8°), Nico Hulkenberg (9°) e Sergio Perez (10°). Il Mondiale è comunque vivo, con 6 gare ancora da disputare di cui 3 con l’aggiunta dei punti delle Sprint Race.
Fonte: Gazzetta.it