Error code: %{errorCode}

Motori

Valentino Rossi in 5 iconici sorpassi

Valentino Rossi in 5 iconici sorpassiGetty
Il Dottore a 42 anni annuncia il ritiro: saliamo in sella e ripercorriamo i 5 sorpassi che lo hanno reso immortale

Ed ogni corsa è l'ultima. Quando il mondo corre va più veloce di me…Sai che lo sarei andato a riprendere ”. Un concetto. La ripresa. Come capacità del motore di prendere velocità quando la moto è già in corsa. Come andare a riprendere gli avversari davanti, riacciuffarli, conquistare il posto là davanti. Ripresa come quella di una telecamera, che proviamo a usare per vedere i 5 sorpassi più iconici di Valentino Rossi. Ripresa, come nuovo inizio. Perché il Dottore ha abituato tifosi e rivali a tanti nuovi inizi. Risorto tante volte disegnando una carriera da urlo. Unica. Rara. Su cui oggi mette il punto. 

1. Phillip Island, 2001 – vs Max Biaggi

Rossi e Biaggi nel 2001

Una delle stagioni più splendide del numero 46. Pista speciale, in Australia, con il mare a fare da cornice. 4448 metri di adrenalina pura, curve su un terreno ondulato, sul ciglio di una scogliera. E i gabbiani, immancabili, spettatori non paganti, a volte disturbatori fastidiosi. Quell’anno c’è Biaggi da battere, reduce da una vittoria all’ultimo giro nel 2000. “Volevo ricambiargli il favore” dirà poi Valentino. Detto, fatto. All’ultima staccata Rossi compie quello che a livello emotivo è uno dei sorpassi più rappresentativi della sua storia. Perché la rivalità con Biaggi riempie da anni le pagine dei giornali e perché negli ultimi metri, prendendo la scia, lo stesso Biaggi prova il controsorpasso, dando vita a un’istantanea degna di una finale dei 100 metri piani. Vince Valentino, di pochissimo, appaiato al rivale. Di “corto muso” direbbe qualcuno.

2. Laguna Seca, 2008 – vs Casey Stoner

View post on Twitter

 

L’anno in cui finalmente la Yamaha sterza, donando una moto decisamente più forte a Rossi. Stoner è il campione del mondo in carica e su quella pista va fortissimo: è lui il favorito. Ciò che accade al “Cavatappi” resta però impresso nel cuore di tutti i tifosi: al Corkscrew , superata la vetta da cui poi si scende a tutto gas, Rossi supera Stoner con la consapevolezza di non poter far più passare il rivale: “ Se Stoner sta davanti non lo prendo più ”. Valentino stacca lunghissimo, esce anche leggermente dalla pista ma riesce a tenere la posizione. Parliamo dei giri iniziali, ma è un segnale forte. Rossi mantiene la posizione e colpisce duro il rivale: “ Il mondiale l’ho vinto lì anche se mancavano tante gare ”.

3. Mugello, 2006 – vs Loris Capirossi

La sfida con Capirossi. Yamaha-Michelin per il Dottore vs Ducati-Bridgestone per Loris. Una lotta all’italiana equilibratissima che ha dato vita a uno spettacolo unico lungo tutta la stagione. Rossi di quella gara dirà: “ L’ultimo giro me lo ricordo… perché non me lo ricordo: l’ho dovuto rivedere dopo. Sono arrivato davanti ma non ho ben capito come ”. Alla prima frenata i due sono attaccati, ma Vale infila l’amico e mantiene la posizione fino allo sbandieramento della bandiera a scacchi. In una pista, come raccontato nel nostro speciale Mugello Confidential disponibile sull'App DAZN, adorata dal 46.

4. Jerez, 2005 – vs Sete Gibernau

View post on Twitter

Quella gara è stata una delle gare più forti sia mia che di Vale ”, parola di Sete Gibernau che, anni dopo, tornerà su quella pista come commentatore. Lui che a un giro dalla fine era davanti, tallonato dal Dottore. “ La sostanza della vita è fatta di tentativi ”, parola di Meda. E di tentativi in quelle curve ce ne sono tanti. L’ombra di Valentino si avvicina prepotentemente allo spagnolo prima dell’ultimo giro. Da lì 5,4 km di fiato sospeso. Il sorpasso Rossi lo fa poco prima di far cominciare quella manciata di chilometri per poi cominciare un duello di gestione. Ma la spallata di Rossi a Sete diventa iconica. Un qualcosa che resta impresso negli occhi di tutto il mondo. Un sorpasso e una difesa che hanno fatto la storia…

5. Catalunya, 2009 – vs Jorge Lorenzo

View post on Twitter

Vincere è sempre bello: farlo all’ultimo secondo di una partita, all’ultimo giro di pista, all’ultimo passo di una corsa, all’ultimo respiro di una nuotata, aumenta drasticamente la goduria . In Catalunya nel 2009 si compie uno dei miracoli sportivi più assurdi di sempre. Lorenzo gioca in casa, è l’uomo da battere. Una pista ben conosciuta dove, FINO A QUEL GIORNO, i sorpassi sono studiati tendenzialmente fino alla staccata della curva 9. Negli ultimi 3 giri lo spagnolo e Rossi danno vita a un duello da urlo e nessuno riesce ad allungare sull’avversario. All’ultimo giro è bagarre pura, Lorenzo però compie una curva 8 perfetta che gli permette di coprire la traiettoria interna anche della 9. Sembra finita. “ Adesso è durissima. È durissima. Quasi impossibile. Non c’è spazio… ” sono le parole di Meda in telecronaca. Lo credono tutti. Anche lo spagnolo, che è certo di mantenere oramai la prima posizione.

Ma c’è chi crede anche nell’impossibile. È Valentino, che sfida le leggi della fisica e crede nella possibilità di compiere ciò che ancora non si era mai visto. All’ultima staccata Vale sorpassa. Ci riesce, disegnando una traiettoria che è fotografia perfetta di una carriera da leggenda. Lorenzo ha il casco, ma tutti possono leggere l’incredulità e lo stupore che lo pervadono. Valentino esulta e compie l’ennesima magia: IL sorpasso della MotoGP. E adesso sì: si può sorpassare anche alla 13...