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Motori

Verstappen: "A Suzuka non sarà come in Australia. E dopo il 2028 potrei fermarmi"

Federico Mariani
Verstappen: "A Suzuka non sarà come in Australia. E dopo il 2028 potrei fermarmi"N/A

Tutto da rifare. Max Verstappen arriva in Giappone col duplice obiettivo di riscattare il ritiro in Australia e allungare ancora nel Mondiale F1. La classifica, infatti, si è accorciata notevolmente: il pilota Red Bull ha solo quattro punti in più di Charles Leclerc, 51 a 47, senza dimenticare Sergio Perez a quota 46. Suzuka arriva in un momento delicato, proprio come l'anno scorso, dopo il flop di Singapore che fermò l'imbattibilità del team austriaco. E, nel 2023, Verstappen tornò subito a vincere. Nella conferenza del giovedì, Max, avverte: "Ogni anno è diverso. A Melbourne siamo stati veloci, ma non abbiamo finito la gara. Non è l'ideale, anche se alla nostra macchina piacciono le curve ad alta velocità". Lo sguardo del tre volte iridato si sposta dal recente passato all'attualità: "Suzuka è sicuramente uno dei miei circuiti preferiti. Incute timore quando si guida per la prima volta qui. È molto divertente se l'auto è davvero ben sistemata. Al contrario risulta molto impegnativa, specialmente nel primo settore, che, secondo me, è la parte migliore della pista".

Prosegue Max: "Basta un piccolo errore per finire nell'erba o nella ghiaia. Aggiunge semplicemente qualcosa in più rispetto ad altri circuiti in cui si può prendere la via di fuga e tornare in gara. Per questo lo trovo speciale". E a proposito di Giappone non manca una considerazione sul legame con Honda: "Vincere gare e campionati è stato l'apice del mio rapporto con loro. Non dimenticherò mai la felicità al nostro primo podio". Ovviamente vedere Verstappen terminare la gara australiana senza punti è stata una sorpresa. L'olandese rivela un retroscena del weekend di Melbourne: "Sabato avevamo già notato alcuni segnali particolari secondo cui le cose non stavano andando come da previsione. Naturalmente, ora col senno di poi, sappiamo che il problema proveniva dalla pinza del freno. Ma in quel momento non siamo riusciti a trovare alcun difetto nella macchina". Max trova comunque un aspetto positivo: "Ovviamente è sempre brutto ritirarsi, ma ovviamente è molto peggio se c'è un difetto nelle specifiche di costruzione o altro. Impareremo da questo imprevisto, che normalmente non dovrebbe più capitare". 

Tra i temi toccati dalla conferenza c'è anche il 2026. Un anno cruciale per via dei nuovi regolamenti. Verstappen esprime il suo parere: "Penso che dovremo fare i conti con alcuni compromessi su alcune piste. Non sono sicuro se sia giusto andare in quella direzione. Per me è più importante cercare di combattere il peso delle vetture, cercare di ottimizzarlo invece di tutti questi strumenti e trucchi per cercare di aiutare il sorpasso o l'inseguimento. Naturalmente molti non saranno d'accordo con me. Lo scopriremo più avanti". Non manca una domanda sul suo futuro. Max puntualizza: "Ho un contratto con la Red Bull fino al 2028. Poi capirò se vorrò davvero continuare. Questa è per me la cosa più importante. Non è tanto questione di dove". Capitolo mercato chiuso? Forse ancora tutto più interessante...

Fonte: Gazzetta.it