C'è un evento durante il Super Bowl, la finale di NFL, che spesso nel corso degli anni ha finito con il far parlare di sé ancora più della partita stessa: il Super Bowl halftime show.
Durante l'intervallo della partita va in scena uno spettacolo musicale di circa 20 minuti che negli anni ha richiamato i più grandi artisti della scena musicale. Attraverso le loro esibizioni, a volte di una classe sopraffina ed altre volte a dir poco pirotecniche, queste star hanno saputo fondare nuovi trend nell'industria musicale e dello spettacolo.
Ciò che forse non tutti sanno sull’halftime show è che nessun cantante e artista – nemmeno il più famoso al mondo o la star del momento – riceve un compenso per parteciparvi. La portata mediatica dell’evento durante il Super Bowl a livello planetario basta e avanza per convincere i prescelti a non rinunciare, con un ritorno economico indiretto decisamente importante.
Per il 2024 la NFL ha deciso di fare un passo indietro rispetto agli ultimi anni, facendo l'occhiolino alla tradizione ed affidando l'halftime show a un singolo artista: Usher. Non mancheranno però gli ospiti durante la sua performance.
Per la seconda volta consecutiva, lo sponsor dell'esibizione sarà Apple Music. Il valore della sponsorizzazione, secondo delle stime, si aggira tra i 40 e i 50 milioni di dollari. Da Michael Jackson, che aprì la strada allo show come lo conosciamo oggi, a Prince, che cantò sotto la tempesta di Miami, passando per J-LO assieme a Shakira: ripercorriamo le esibizioni e gli artisti più celebri nella storia dell'Half Time Show.
I cantanti del Super Bowl Halftime show di ogni edizione
Anno | Edizione | Località | Artisti |
2024 | Super Bowl LVIII | Las Vegas | Usher |
2023 | Super Bowl LVII | Glendale | Rihanna |
2022 | Super Bowl LVI | Los Angeles | Dr Dre, Snoop Dogg, Eminem, Mary J Blige, Kendrick Lamar |
2021 | Super Bowl LV | Tampa | The Weeknd |
2020 | Super Bowl LIV | Miami | Shakira, Jennifer Lopez, J Balvin, Bad Bunny |
2019 | Super Bowl LIII | New Orleans | Maroon 5, Bikini Bottom Super Band, Travis Scott, Big Boi |
2018 | Super Bowl LII | Minneapolis | Justin Timberlake, Tennesse Kids |
2017 | Super Bowl LI | Houston | Lady Gaga |
2016 | Super Bowl 50 | Santa Clara | Coldplay, Beyoncé, Bruno Mars, Mark Ronson, Gustavo Dudamel |
2015 | Super Bowl XLVIX | Glendale | Katy Perry, Lenny Kravitz, Missy Elliott, Left Shark |
2014 | Super Bowl XLVIII | East Rutherford | Bruno Mars, Red Hot Chili Peppers |
2013 | Super Bowl XLVII | New Orleans | Beyoncé, Destiny's Child |
2012 | Super Bowl XLVI | Indianapolis | Madonna, LMFAO, Cirque du Soleil, Nicki Minaj, Cee Lo Green, M.I.A., Andy Lewis |
2011 | Super Bowl XLV | Arlington | The Black Eyed Peas, Usher, Slash |
2010 | Super Bowl XLIV | Miami Gardens | The Who |
2009 | Super Bowl XLIII | Tampa | Bruce Springsteen and the E Street Band |
2008 | Super Bowl XLII | Glendale | Tom Petty and the Heartbreakers |
2007 | Super Bowl XLI | Miami Gardens | Prince |
2006 | Super Bowl XL | Detroit | The Rolling Stones |
2005 | Super Bowl XXXIX | Jacksonville | Paul McCartney |
2004 | Super Bowl XXXVIII | Houston | Jessica Simpson, Janet Jackson, Sean Combs, Nelly, Kid Rock, Justin Timberlake |
2003 | Super Bowl XXXVII | San Diego | Shania Twain, No Doubt, Sting |
2002 | Super Bowl XXXVI | New Orleans | U2 |
2001 | Super Bowl XXXV | Tampa | Aerosmith, NSYNC, Britney Spears, Mary J Blige, Nelly |
2000 | Super Bowl XXXIV | Atlanta | Phil Collins, Christina Aguilera, Enrique Iglesias, Toni Braxton, Edward James Olmos |
1999 | Super Bowl XXXIII | Miami Gardens | Gloria Estefan, Stevie Wonder, Big Bad Voodoo Daddy, Savion Glover |
1998 | Super Bowl XXXII | San Diego | Boyz II Men, Smokey Robinson, Martha Reeves, The Temptations, Queen Latifah |
1997 | Super Bowl XXXI | New Orleans | The Blues Brothers, ZZ Top, James Brown |
1996 | Super Bowl XXX | Tempe | Diana Ross |
1995 | Super Bowl XXIX | Miami Gardens | Patti LaBelle, Indiana Jones & Marion Ravenwood, Teddy Pendergrass, Tony Bennett, Arturo Sandoval, Miami Sound Machine |
1994 | Super Bowl XXVIII | Atlanta | Clint Black, Tanya Tucker, Travis Tritt, The Judds |
1993 | Super Bowl XXVII | Pasadena | Michael Jackson |
1992 | Super Bowl XXVI | Minneapolis | Gloria Estefan, Brian Boitano, Dorothy Hamill |
1991 | Super Bowl XXV | Tampa | New Kids on the Block, Warren Moon |
1990 | Super Bowl XXIV | New Orleans | Pete Thomas, Doug Kershaw, Irma Thomas |
1989 | Super Bowl XXIII | Miami Gardens | Elvis Presto |
1988 | Super Bowl XXII | San Diego | Chubby Checker, The Rockettes |
1987 | Super Bowl XXI | Pasadena | George Burns, Mickey Rooney |
1986 | Super Bowl XX | New Orleans | Up with People |
1985 | Super Bowl XIX | Stanford | Tops in Blue |
1984 | Super Bowl XVIII | Tampa | Bande musicali: università Florida e università statale |
1983 | Super Bowl XVII | Pasadena | Los Angeles Super Drill Team |
1982 | Super Bowl XVI | Pontiac | Up with People |
1981 | Super Bowl XV | New Orleans | Helen O'Connell più banda |
1980 | Super Bowl XIV | Pasadena | Up with People |
1979 | Super Bowl XIII | Miami | Ken Hamilton e bande musicali |
1978 | Super Bowl XII | New Orleans | Tyler Apache Belles, Pete Fountain, Al Hirt |
1977 | Super Bowl XI | Pasadena | Los Angeles Unified All-City Band |
1976 | Super Bowl X | Miami | Up with People |
1975 | Super Bowl IX | New Orleans | Mercer Ellington |
1974 | Super Bowl VIII | Houston | Judy Mallett e banda università Texas |
1973 | Super Bowl VII | Los Angeles | Woody Herman, Andy Williams e banda del Michigan |
1972 | Super Bowl VI | New Orleans | Ella Fitzgerald, Carol Channing, Al Hirt |
1971 | Super Bowl V | Miami | Banda Southeast Missouri State University |
1970 | Super Bowl IV | New Orleans | Marguerite Piazza, Doc Severinsen, Al Hirt, Lionel Hampton |
1969 | Super Bowl III | Miami | Bande musicali |
1968 | Super Bowl II | Miami | Banda Grambling State University |
1967 | Super Bowl I | Los Angeles | Bande musicali e Al Hirt |
Le cinque migliori esibizioni del Super Bowl
Non c'è stato uno spettacolo musicale durante l'intervallo del Super Bowl che non abbia fatto parlare di sé per mesi prima e dopo la partita stessa. Alcuni halftime show però sono decisamente più riusciti di altri, tanto da diventare veri e propri momenti miliari della musica pop mondiale.
15 minuti di spettacolo per consacrare un artista, circa 150 milioni di telespettatori da tutto il mondo e un solo obiettivo: la perfezione.
Se questa non arriva c'è sempre lo scandalo perché - citando Andy Warhol - non c'è migliore pubblicità della cattiva pubblicità.
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Prince e la tempesta di Miami (Super Bowl XLI - 2007)
Uno spettacolo unico nel suo genere e già dal momento della scelta di Prince come stella dello show per il 2007, nessuno ha mai avuto dubbi sulla riuscita dello spettacolo.
L'artista americano però andò oltre ogni più rosea aspettativa nel bel mezzo di una tempesta che travolse Miami durante il Super Bowl tra una cover di "We will rock you" e una sessione tutta chitarra di "Purple Rain" in un mix perfetto di rock and roll e arroganza.
La performance è stata resa ancora più epica - purtroppo - dalla morte dello stesso Prince nel 2016. Prima, infatti, il musicista ha sempre lottato contro la diffusione in rete della sua opera, introvabile perciò sui vari social network e non solo. Dopo la dipartita è stata condivisa.
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Michael Jackson ha indicato la via (Super Bowl XXVII - 1993)
Il Re del Pop ha di fatto dato i natali al Super Bowl Halftime show come lo conosciamo oggi, segnando l'addio alla tradizione delle Marching Bands per lasciare spazio agli eccessi di uno spettacolo completamente pop.
Con la scelta di portare Michael Jackson sul palco, gli organizzatori hanno trasformato lo show dell'intervallo in un evento di portata mondiale coinvolgendo il pubblico da ogni parte del mondo anche durante il break della partita.
Ovviamente la scenografia non era nemmeno lontanamente parente di quelle attuali, così come le spese sostenute, ma nel 1993 Michael Jackson ha indicato la via tra un "Billie Jean" e l'iconico "Heal the world".
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Justin Timberlake e il seno di Janet Jackson (Super Bowl XXXVIII - 2004)
Dicevamo di perfezione o scandalo? Bene, nel 2004 se lo spettacolo artisticamente non è stato degno della top-3 degli halftime show, sicuramente è stato uno di quelli che ha fatto più scandalo nella storia.
Colpa - o merito, fate voi - del seno nudo di Janet Jackson. Inizialmente sembrava essere un incidente dovuto a uno scontro di scena con Justin Timberlake, co-protagonista sul palco, ma in seguito venne scoperto che la mossa era stata completamente architettata.
Uno scandalo che ha avuto portata planetaria, sì, ma che a Janet Jackson è costato buona parte della carriera.
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Gli U2 e le vittime dell'11 settembre (Super Bowl XXXVI - 2002)
La rock band irlandese ha messo in scena uno spettacolo televisivo di musica dal vivo che gli appassionati di tutto il mondo hanno esaltato.
Pochi mesi dopo i terribili attentati dell'11 settembre negli Stati Uniti, gli U2 organizzarono nell'Halftime show il loro tributo alle vittime facendo scorrere il nome di ognuna su un maxischermo alle loro spalle mentre suonavano "MLK" e "Where the streets have no name".
A fine concerto, Bono Vox si strappò la giacca per rivelarne la bandiera americana cucita all'interno, un tributo doloroso a un'America ferita e sanguinante.
Shakira e Jennifer Lopez: lo show più costoso (Super Bowl LIV - 2020)
L'apoteosi della cultura pop, pur con significati e messaggi da lanciare ben precisi e diretti sia in difesa delle minoranze - non a caso vennero scelte una colombiana e una portoricana - e contro la violenza sulle donne.
Shakira e J-LO hanno dato il meglio di se stesse con grinta e sensualità, tra un ballo e una pole dance, il tutto nello spettacolo dell'halftime più costoso di sempre: 1 milione di dollari al minuto, per un totale di 13 milioni di dollari.
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