Probabilmente alla vigilia del torneo Filippo Macchi per questo argento nel fioretto avrebbe firmato. Ma perdere così la finale contro il campione in carica Cheung Ka Long fa davvero male. Anche perché il ragazzo pisano era in vantaggio 14-12 e, una volta raggiunto, ha creduto per due volte di avere piazzato la stoccata decisiva. Il giudice invece ha sancito la ripetizione dell'assalto e anche nella terza occasione la decisione non ha trovato d'accordo Pippo e soprattutto il c.t. Stefano Cerioni, letteralmente imbelvito. Macchi avrà bisogno di tempo per smaltire la delusione, tanto che anche sul podio non è proprio riuscito a sorridere nemmeno con la medaglia d'argento al collo. A fine gara, disperato, Macchi aveva comunque stretto la mano all'avversario ma poi aveva preferito lasciare subito la pedana, senza fermarsi per la consueta intervista flash.
L'addetto stampa della federazione ha fatto sapere che l'Italia studierà se ci sono gli estremi per una protesta ufficiale. Ma al momento rimane la grande amarezza. Anche perché la scherma, di solito una garanzia azzurra anche a livello olimpico, per ora ci ha portato soltanto un bronzo con Samele nella sciabola e questo argento beffardo. L'ennesima sconfitta all'ultima stoccata, visto che il bilancio italiano al momento recita 8 sconfitte su 8 quando si è arrivati all'assalto decisivo, che fosse sul 14 pari come stasera o perché scadeva il tempo. Una vera e propria beffa. Speriamo che i nostri schermitori adesso sappiano convogliare la rabbia nella giusta maniera per rifarci da domani con le prove a squadra. Dopo la premiazione, ritrovata un po' di serenità, Macchi si presenta davanti alle telecamere e vince l'oro del fairplay: "Scusate se non sono venuto prima, ma credo possiate capire la mia delusione. La scherma è una sport a discrezione degli arbitri, ma è colpa mia perché era sul 14-12 e dovevo chiuderla prima. Ora bisogna guardare avanti perché c'è ancora una prova a squadre e lo devo ai miei compagni. Dalla scherma azzurra ci si attendono sempre tante medaglie, ma sul podio salgono soltanto in tre, la nostra disciplina si è evoluta in tutti i paesi. Cheung è un campione". Macchi ancora di più.
Fonte: gazzetta.it