L'ultimo in ordine di tempo (ieri) è stato Edoardo Bonazzi, 21enne ligure che a Rio de Janeiro, terzo nel torneo finale di qualificazione, ha conquistato un posto-nazione nella carabina 10 metri del tiro a segno. Il totale degli azzurri promossi all’Olimpiade di Parigi è così salito a 219 (110 uomini e 109 donne), 66 dei quali a titolo nominale. A Tokyo 2021 gareggiarono in 384 (197 e 187): si arriverà più o meno alla stessa cifra. All’appello, ma già virtualmente certi di pass, mancano per esempio i giocatori delle Nazionali di volley (l’ufficialità tra maggio e giugno con la Nations League) e, qualche nome a parte, l’”esercito” dell’atletica che, se tutte le cinque staffette ce la faranno (appuntamento alle Bahamas il 4-5 maggio), avvicinerà le 80 unità (la scadenza dei termini è fissata al 30 giugno). Una certezza c’é. I premi Coni saranno gli stessi dell’edizione nipponica: 180.000 euro per un oro, 90.000 per un argento, 60.000 per un bronzo. L’Italia, dal Giappone, grazie anche all’effetto pandemia - gli atleti di molti Paesi, contrariamente agli azzurri, non si allenarono a dovere per mesi - è tornata con un bottino record di 40 medaglie: 10-10-20. Le proiezioni, confermate dal presidente del Coni, Giovanni Malagò e dal segretario generale e capomissione, Carlo Mornati, dicono di un possibile incremento. E il medagliere virtuale stilato da Gracenote per Nielsen, aggiornato a queste ore, attribuisce alla delegazione tricolore 47 podi (in 21 sport, 6 più di tre anni fa), con 12 primi posti, 20 secondi e 15 terzi. Varrebbe l’8° posto (a Tokyo ci fu il 10°), dietro Stati Uniti, Cina, Francia, Olanda, Gran Bretagna, Australia e Giappone, con le ultime tre accreditate di 13 ori. Un paio di successi in più e si centrerebbe una storica 5a piazza, eguagliando il primato di titoli di Los Angeles 1984. A farla da padrone sarebbero il nuoto, con nove medaglie (otto in piscina, una in acque libere) e la scherma, con otto. Con quattro, ma senza ori, atletica e ciclismo (divise tra strada e pista). Poi, con tre, il judo e, con due, la boxe, il taekwondo e il pentathlon, che manca all’appuntamento da Barcellona 1992. Considerando solo le prove individuali, fari su Simona Quadarella, l’unica accreditata di due podi, argento negli 800 e nei 1500 sl. Non più di due i titoli “confermati”: di Vito Dell’Aquila nei 58 kg del taekwondo e di Caterina Banti-Ruggero Tita nei Nacra 17 della vela. Il dibattito, naturalmente, è aperto. Dal conto, per esempio, manca una possibile medaglia nella staffetta mista della marcia, prova nuova che, con Stano-Palmisano, potrà vedere l’Italia protagonista. Il podio virtuale oggi premia Spagna, Perù e Cina. Dibattito c’è anche sui casi dello specialista del nuoto artistico Giorgio Minisini e del lottatore Frank Chamizo, escluso per scelta tecnica il primo e per un verdetto contestato il secondo, che avrà però un’ultima possibilità. Scommettiamo che anche le scelte dei portabandiera, attese per lunedì, faranno discutere?
Parigi 2024
Olimpiade, Italia con un potenziale mai visto: la proiezione è di 47 medaglie
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