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Parigi 2024

Olimpiade, Italia con un potenziale mai visto: la proiezione è di 47 medaglie

Andrea Buongiovanni
Olimpiade, Italia con un potenziale mai visto: la proiezione è di 47 medaglieN/A
Dopo i 40 podi di Tokyo, la delegazione azzurra può puntare a migliorare il record. Lunedì l’annuncio dei portabandiera
L'ultimo in ordine di tempo (ieri) è stato Edoardo Bonazzi, 21enne ligure che a Rio de Janeiro, terzo nel torneo finale di qualificazione, ha conquistato un posto-nazione nella carabina 10 metri del tiro a segno. Il totale degli azzurri promossi all’Olimpiade di Parigi è così salito a 219 (110 uomini e 109 donne), 66 dei quali a titolo nominale. A Tokyo 2021 gareggiarono in 384 (197 e 187): si arriverà più o meno alla stessa cifra. All’appello, ma già virtualmente certi di pass, mancano per esempio i giocatori delle Nazionali di volley (l’ufficialità tra maggio e giugno con la Nations League) e, qualche nome a parte, l’”esercito” dell’atletica che, se tutte le cinque staffette ce la faranno (appuntamento alle Bahamas il 4-5 maggio), avvicinerà le 80 unità (la scadenza dei termini è fissata al 30 giugno). Una certezza c’é. I premi Coni saranno gli stessi dell’edizione nipponica: 180.000 euro per un oro, 90.000 per un argento, 60.000 per un bronzo. L’Italia, dal Giappone, grazie anche all’effetto pandemia - gli atleti di molti Paesi, contrariamente agli azzurri, non si allenarono a dovere per mesi - è tornata con un bottino record di 40 medaglie: 10-10-20. Le proiezioni, confermate dal presidente del Coni, Giovanni Malagò e dal segretario generale e capomissione, Carlo Mornati, dicono di un possibile incremento. E il medagliere virtuale stilato da Gracenote per Nielsen, aggiornato a queste ore, attribuisce alla delegazione tricolore 47 podi (in 21 sport, 6 più di tre anni fa), con 12 primi posti, 20 secondi e 15 terzi. Varrebbe l’8° posto (a Tokyo ci fu il 10°), dietro Stati Uniti, Cina, Francia, Olanda, Gran Bretagna, Australia e Giappone, con le ultime tre accreditate di 13 ori. Un paio di successi in più e si centrerebbe una storica 5a piazza, eguagliando il primato di titoli di Los Angeles 1984. A farla da padrone sarebbero il nuoto, con nove medaglie (otto in piscina, una in acque libere) e la scherma, con otto. Con quattro, ma senza ori, atletica e ciclismo (divise tra strada e pista). Poi, con tre, il judo e, con due, la boxe, il taekwondo e il pentathlon, che manca all’appuntamento da Barcellona 1992. Considerando solo le prove individuali, fari su Simona Quadarella, l’unica accreditata di due podi, argento negli 800 e nei 1500 sl. Non più di due i titoli “confermati”: di Vito Dell’Aquila nei 58 kg del taekwondo e di Caterina Banti-Ruggero Tita nei Nacra 17 della vela.  Il dibattito, naturalmente, è aperto. Dal conto, per esempio, manca una possibile medaglia nella staffetta mista della marcia, prova nuova che, con Stano-Palmisano, potrà vedere l’Italia protagonista. Il podio virtuale oggi premia Spagna, Perù e Cina. Dibattito c’è anche sui casi dello specialista del nuoto artistico Giorgio Minisini e del lottatore Frank Chamizo, escluso per scelta tecnica il primo e per un verdetto contestato il secondo, che avrà però un’ultima possibilità. Scommettiamo che anche le scelte dei portabandiera, attese per lunedì, faranno discutere?